Sinodo per l’Amazzonia. Il Papa: no ai “Nuovi colonialismi”, no al “Fuoco appiccato in nome di interessi che distruggono”

Redazione1
di Redazione1 Ottobre 10, 2019 19:54

Sinodo per l’Amazzonia. Il Papa: no ai “Nuovi colonialismi”, no al “Fuoco appiccato in nome di interessi che distruggono”

Il crescente numero di incendi che colpisce la foresta amazzonica, preoccupa sempre più l’opinione pubblica e gli esperti del Wwf che, nell’Amazon Day, lanciano l’allarme per il grave rischio che la foresta pluviale venga bruciata. A causa della crescente azione distruttiva dell’ecosistema più pregevole del mondo, avvertono gli esperti, il clima della Terra corre il serio pericolo che la temperatura aumenti al punto da provocare gravi alterazioni climatiche. Contro l’azione dissennata dei “nuovi colonialismi”, la cui avidità “divora popoli e culture” grazie a un “fuoco appiccato in nome di interessi che distruggono”, Papa Francesco leva la sua voce e ne parla nel Sinodo appena iniziato.   

Aprendo ufficialmente il Sinodo per l’Amazzonia, Il Papa ha esortato i padri a ricordare che “La prudenza è la virtù del governo” e va praticata tenendo conto che non è una “virtù-dogana”, ma la virtù del Pastore, l’esatto contrario della timidezza o dell’indecisione. Al centro dell’omelia della messa di apertura dell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la regione panamazzonica, che si svolgerà in Vaticano fino al 27 ottobre, il ritratto di una Chiesa che, sulla scorta di Paolo – “il più grande missionario”- sappia camminare insieme per affrontare le sfide più urgenti per il futuro di quello che è considerato il polmone del pianeta. Come i “nuovi colonialismi”, la cui avidità “divora popoli e culture” grazie a un “fuoco appiccato in nome di interessi che distruggono”.

All’inizio dell’omelia, il Papa affida il Sinodo per l’Amazzonia all’apostolo Paolo, “il più grande missionario della storia della Chiesa”, che “ci aiuta a ‘fare Sinodo’, a ‘camminare insieme’”. “Siamo vescovi perché abbiamo ricevuto un dono di Dio”, spiega Francesco: “Non abbiamo firmato un accordo, non abbiamo ricevuto un contratto di lavoro. Abbiamo ricevuto un dono per essere doni. Un dono non si compra, non si scambia e non si vende: si riceve e si regala”. “Se ce ne appropriamo, se mettiamo noi al centro e non lasciamo al centro il dono, da Pastori diventiamo funzionari”.  

“In nessun modo la Chiesa può limitarsi a una pastorale di ‘mantenimento’, per coloro che già conoscono il Vangelo di Cristo, ha sottolineato il Papa. Lo slancio missionario è un segno chiaro della maturità di una comunità ecclesiale”, “perché la Chiesa è in cammino, sempre in movimento, mai deve stare ferma”, aggiunge subito dopo, “Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza”, scrive San Paolo. “Qualcuno pensa che la prudenza è la virtù-dogana, che ferma tutto per non sbagliare. No, la prudenza è virtù cristiana, virtù di vita, anzi è la virtù del governo”.

Il Sinodo sull’Amazzonia è una sfida da raccogliere, in un mondo in cui “tutto è connesso”. Per rispondere alla crisi ambientale in atto, e alle sue gravi conseguenze, sono questi i dati che debbono fare da sfondo al Sinodo: lo sfruttamento ambientale e violazione dei diritti umani vanno di pari passo, a  causa dello strapotere del “paradigma tecnocratico” oggi dominante, che per Bergoglio può essere sconfitto solo tramite una “conversione ecologica” a 360° gradi di tutto lo scenario globale; in uno spettro che spazia dall’impegno personale negli stili di vita fino alle responsabilità dei governi nel contrastare la crisi ambientale, per garantire la sostenibilità del Pianeta Terra alle future generazioni.

Secondo l’organismo delle Nazioni Unite, l’impatto negativo dello stress termico sulla produttività lavorativa si aggiunge agli altri effetti legati ai cambiamenti climatici, tra i quali la modificazione del regime delle piogge, la crescita dei mari e la perdita della biodiversità. La foresta amazzonica è il “polmone verde” del pianeta: da sola assorbe fino a due miliari di tonnellate di biossido di carbonio all’anno e rilascia il 20 per cento dell’ossigeno della Terra.

Il Papa fa anche riferimenti puntuali alla condizione attuale dell’Amazzonia: un’area di quasi 8 milioni di chilometri quadrati che comprende 9 Paesi e contiene il 40% della superficie globale delle foreste tropicali. La scommessa del Sinodo è riconoscere la Chiesa come soggetto unitario “che non è stato sufficientemente considerato nel contesto nazionale o mondiale né nella vita della Chiesa”. Un’area del mondo minacciata da privatizzazione dei beni naturali, concessioni a grandi aziende per il disboscamento, megaprogetti idroelettrici, inquinamento, narcotraffico”, corruzione, vera e propria “piaga morale” che crea “una cultura che avvelena lo Stato e le sue istituzioni permeando tutti gli strati sociali, comprese le comunità indigene”.

“Il fuoco di Dio è calore che attira e raccoglie in unità. Si alimenta con la condivisione, non coi guadagni. Il fuoco divoratore, invece, divampa quando si vogliono portare avanti solo le proprie idee, fare il proprio gruppo, bruciare le diversità per omologare tutti e tutto”. “Quando senza amore e senza rispetto si divorano popoli e culture, non è il fuoco di Dio, ma del mondo”, il monito di Francesco: “Dio ci preservi dall’avidità dei nuovi colonialismi”. “Eppure quante volte c’è stata colonizzazione anziché evangelizzazione!”.

“Tanti fratelli e sorelle in Amazzonia portano croci pesanti e attendono la consolazione liberante del Vangelo, la carezza d’amore della Chiesa” (M. Nicolais).

 

 

 

Redazione da Ag. di I.

Redazione1
di Redazione1 Ottobre 10, 2019 19:54

Messina Religiosa su FaceBook

RSS Sir

  • Salute: don Angelelli, “difendere e aggiornare Ssn, ripensare filiera sanitaria e paradigma della cura” 15 Maggio 2024
    “Con i sofferenti, pellegrini di speranza” è il tema del prossimo Convegno nazionale di pastorale della salute, il 26°, in programma a Roma dal 12 al 14 maggio 2025. Lo ha annunciato oggi da Verona don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute della Cei, concludendo l’edizione 2024 dell’appuntamento annuale sul tema “Non […]
  • Tratta: Sacrofano, dal 18 al 24 maggio l’Assemblea di Talitha Kum 15 Maggio 2024
    Oltre 200 delegati di Talitha Kum, in rappresentanza di religiose e religiosi, laici, giovani e sopravvissuti attivamente impegnati nella lotta alla tratta di persone, si riuniranno per la seconda Assemblea generale di Talitha Kum, che segna anche il 15° anniversario dell’organizzazione costituita nel 2009 presso l’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg). I delegati si riuniranno […]
  • Salute: mons. Redaelli (Cei), “quanto vivremo nel Giubileo dedicato alla speranza divenga la normalità dell’azione pastorale della Chiesa” 15 Maggio 2024
    “Quanto vivremo più intensamente nel Giubileo dedicato alla speranza divenga la normalità dell’azione pastorale della Chiesa”. È l’auspicio di mons. Carlo Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia, presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute della Cei, intervenuto questa mattina alla sessione conclusiva del XXV Convegno nazionale di pastorale della salute a […]
  • Giubileo 2025: Roma, domani alla Gregoriana mattinata di studi sul turismo religioso 15 Maggio 2024
    Domani, giovedì 16 maggio, la Pontificia Università Gregoriana e il Ministero del Turismo della Repubblica italiana organizzano una mattinata di studi per riflettere su tematiche di comune interesse, quali il turismo religioso come via di comunicazione della bellezza e strumento di conoscenza e dialogo tra le culture. L’incontro, pensato in vista dell’imminente Anno Santo 2025, […]
  • Pope Francis: “Let us pray for definitive peace” 15 Maggio 2024
    “Let us pray for definitive peace, and no more war.” Pope Francis made this appeal during his greetings to the Italian-speaking faithful, which are traditionally delivered at the end of the weekly general audience in Saint Peter’s Square. “Let us pray for peace,” the Pope said: “Let us not forget the martyred Ukraine, let us […]
  • Papa Francesco: “Preghiamo per la pace definitiva” 15 Maggio 2024
    “Preghiamo perché ci sia la pace definitiva, e niente guerre”. E’ l’appello di Papa Francesco, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana, che come di consueto concludono l’appuntamento del mercoledì in piazza San Pietro. “Preghiamo per la pace”, l’invito del Papa: “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, non dimentichiamo la Palestina, Israele, il Myanmar. Preghiamo […]
  • Papa Francesco: udienza, appello per “aiuti e sostegno” in Afghanistan 15 Maggio 2024
    Un appello alla comunità internazionale, “affinché “fornisca subito gli aiuti e il sostegno necessari a proteggere i più vulnerabili” in Afghanistan. A rivolgerlo è stato il Papa, al termine dell’udienza generale, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana. Il mio pensiero va alle popolazioni dell’Afghanistan, duramente colpite dalle tragiche inondazioni che hanno causato numerose […]
  • Papa Francesco: udienza, “preghiamo perché ci sia la pace definitiva, e niente guerre” 15 Maggio 2024
    “Preghiamo perché ci sia la pace definitiva, e niente guerre”. È l’appello del Papa, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana, che come di consueto concludono l’appuntamento del mercoledì in piazza San Pietro. “Preghiamo per la pace”, l’invito di Francesco: “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, non dimentichiamo la Palestina, Israele,  il Myanmar. Preghiamo per […]
  • Papa Francesco; udienza, “proteggere la vita umana dal concepimento alla morte naturale” 15 Maggio 2024
    “Proteggere la vita umana dal concepimento alla morte naturale”. È l’invito del Papa, che al termine della catechesi dell’udienza di oggi, durante i saluti ai fedeli polacchi, ha salutato la Fondazione polacca “Sì alla vita”. “Oggi è con noi una campana portata dalla Polonia, chiamata ‘La voce dei non nati’, che sarà portata in Kazakistan”, […]
  • Papa Francesco: udienza, “noi siamo abituati a chiacchierare dei nemici”, ma “alla sera della vita saremo giudicati sull’amore che abbiamo avuto in concreto” 15 Maggio 2024
    “Noi siamo abituati a chiacchierare dei nemici. Noi siamo abituati, davanti a un insulto o maledizione, a rispondere con un altro insulto e un’altra maledizione”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata alla carità. “Amate i vostri nemici”, il comandamento di Gesù. “Non […]

Commenti recenti

     

    • 178:
    • 239:
    Maggio 2024
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  

    Login