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MESSINA – È morto Giovanni Morgante, presidente della Ses ed editore della Gazzetta del Sud
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Un grave lutto per il quotidiano messinese, per l’Editoria, per la città, e non solo. Con la scomparsa di Giovanni Morgante Presidente della Ses, società editrice di Gazzetta del Sud, che dal 2017 ha rilevato anche il Giornale di Sicilia, viene a mancare un uomo che è stato tra le colonne portanti di un sogno divenuto realtà.
(Ne è stata data notizia sul sito Internet della Gazzetta del Sud.)
Figlio di Pasquale Morgante, che fu, come tipografo, tra i pionieri di quel giornale nato nel 1952 per volere di Bonino, l’imprenditore venuto dalla Liguria a realizzare il sogno di un Quotidiano del Sud, che facesse da ponte tra Sicilia e Calabria, Morgante è stato l’anima della Gazzetta del Sud, l’uomo che ha raccolto l’eredità del cavalier Uberto Bonino e che per decenni ha portato avanti uno dei più importanti progetti editoriali in Italia.
Fino all’ultimo ha seguito le vicende della Ses, è stato sempre vicino al figlio, Lino Morgante, attuale amministratore delegato e direttore editoriale, in particolare nella complessa operazione di acquisizione del Giornale di Sicilia, fino all’ultimo si è informato degli investimenti in corso, dei lavori per la nuova modernissima rotativa.
Con la sua morte viene a sparire una parsonalità di spicco che lascia un grande vuoto per le sue doti di intelligenza, oculatezza, coerenza, e tenacia operativa, ampiamente dimostrate nel campo giornalistico, imprenditoriale e amministrativo editoriale.
Ammirevole il suo stile di vita improntato a sobrietà (tanto restio a mettersi in mostra), rettitudine, cordialità, spirito di accoglienza e solidarietà. La sua dipartita improvvisa ci colpisce dolorosamente non poco, con sentimenti di profonda tristezza e commozione, per la perdita di una persona buona, generosa, di grande sensibilità umana a cui ci legava un saldo rapporto di stima, simpatia e sincera affettuosa amicizia.
Sparisce, con il “caro Gianni”, un punto di riferimento abituale, fonte di amicale vicinanza, fiducia e sostegno: viene a mancare un grande messinese, un insostituibile e schietto “uomo d’altri tempi”, di cui non può non sentirsi la grave assenza, specialmente da parte di chi lo ha conosciuto, frequentato, apprezzato.
In questo grave momento, sentiamo di unirci all’immenso dolore della moglie Maria, compagna di una vita, dei figli Lino, Katya e Maurizio.
La camera ardente sarà aperta domenica mattina alle 10.30 preso la sede della Gazzetta. I funerali lunedì pomeriggio alle 16 in Duomo a Messina.
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Per la Redazione Anastasio Majolino