Ricostruzione marmorea dell’uomo della Sindone in grandezza naturale. Veritiero il racconto evangelico

Redazione1
di Redazione1 Giugno 9, 2019 18:57

Ricostruzione marmorea dell’uomo della Sindone in grandezza naturale. Veritiero il racconto evangelico

Le scoperte del professor Giulio Fanti dell’Università di Padova sembrano combaciare con il racconto dei Vangeli. Del corpo marmoreo ricostruito secondo le sue deduzioni scientifiche, il docente di Misure meccaniche e termiche all’Università di Padova e studioso della reliquia,  spiega: «Questa statua è la rappresentazione tridimensionale a grandezza naturale dell’Uomo della Sindone, realizzata sulle misure millimetriche ricavate dal lenzuolo in cui fu avvolto il corpo di Cristo dopo la crocifissione». Il professore sulla base delle sue misurazioni ha fatto realizzare un “calco” in 3D che – a suo dire – gli permette di affermare che queste sono le reali fattezze del Cristo crocifisso.

«Riteniamo perciò di avere finalmente l’immagine precisa di come era Gesù su questa terra. D’ora in poi non si potrà più raffigurarlo senza tenere conto di quest’opera». Il professore ha affidato al settimanale Chi l’esclusiva di questo suo lavoro, a cui ha rivelato: «Secondo i nostri studi Gesù era un uomo di bellezza straordinaria. Longilineo, ma molto robusto, era alto un metro e ottanta centimetri, mentre la statura media dell’epoca era di circa 1 metro e 65. E aveva un’espressione regale e maestosa» (Vatican Insider).

Tramite lo studio e la proiezione tridimensionale della figura, Fanti ha potuto anche fare un computo delle numerosissime ferite sul corpo dell’uomo della Sindone: «Sulla Sindone – riprende il docente – ho contato 370 ferite da flagello, senza prendere in considerazione quelle laterali, che il lenzuolo non riporta perché avvolgeva solo la parte anteriore e posteriore del corpo. Possiamo perciò ipotizzare un totale di almeno 600 colpi. Inoltre la ricostruzione tridimensionale ha permesso di ricostruire che al momento della morte l’uomo della Sindone si è accasciato verso destra perché la spalla destra era lussata in modo tanto grave da ledere i nervi» (Il Mattino di Padova).

Gli interrogativi senza risposta (come è stata prodotta l’immagine sul telo, come il corpo incorrotto sia uscito dal telo stesso senza spostarlo…) sono ancora molti. Viceversa dal punto di vista anatomo – patologico si è scientificamente accertato che quell’uomo, flagellato e torturato, è morto crocifisso e dopo circa tre ore è stato deposto dalla croce e avvolto in un telo imbevuto di aromi.

Il tessuto e le spore della vegetazione presenti sono quelli della Palestina del I secolo dC… Insomma: i credenti, dato che credono, saranno affascinati dalla scultura in marmo esposta a Padova di cui parla questo filmato, anche se “non ne hanno bisogno”. I non credenti, dovrebbero essere affascinati dal mistero che ancora circonda l’Uomo della Sindone: la scultura è frutto di rigorose indagini scientifiche al 90%, c’è solo un 10% di “creatività artistica” in quelle fattezze riprodotte nel marmo: quell’uomo esisteva, in carne ed ossa, così come l’hanno raffigurato, con precisione millimetrica.

 

 Redazione da Ag.di I.

Video dell’uomo della Sindone ricostruito in 3D :

 

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