MESSINA – “Vita di S. Eustochia Smeralda”, un libro che ha più di 500 anni, ma sempre coinvolgente e attuale

Redazione1
di Redazione1 Novembre 3, 2016 21:41

MESSINA – “Vita di S. Eustochia Smeralda”, un libro che ha più di 500 anni, ma sempre coinvolgente e attuale

Scritto in volgare dalla fedele compagna di Eustochia, Sr. Jacoba Pollicino, e tradotto in italiano dalla scrittrice Rosa Gazzara Siciliano, è un libro molto richiesto, giunto alla sua 2^ edizione. 

Ci sono libri nati anche da parecchi secoli che non invecchiano copia-di-monastero-montev-cmai, rimanendo in modo sorprendente sempre interessanti e attuali. Tra queste pubblicazioni così longeve, ci sono scritti riguardanti contenuti di valore inestinguibile, il più spesso inerenti alla sfera spirituale. Specialmente quelli che descrivono straordinarie esperienze di vita, di fede, e opere di Santi che rappresentano imprese lungimiranti tanto avvincenti e attuali. Uno di questi libri, che ha più di 500 anni di vita, ha per titolo – nella sua formulazione originaria – “La vita della Beata Eustochia” ed è stato scritto in volgare nel monastero di Montevergine, intorno al 1470, da suor Jacoba Pollicino, la clarissa amica e compagna fedele di Eustochia Smeralda Calafato.
Ora, dopo circa 5 secoli, questo scritto, tradotto dal volgare in italiano da Rosa Gazzara Siciliano (scrittrice messinese già sperimentata traduttrice, dall’italiano in lingua siciliana, di alcune opere classiche, come La Divina Commedia, l’Odissea e l’Eneide) è stato pubblicato in occasione

Corpo di Sr. Jacoba Pollicino

Corpo di Sr. Jacoba Pollicino nella cappella di Montevergine

dell’Anno Eustochiano, 2008-2009, promosso dalle Clarisse di Montevergine per celebrare il XX° anniversario della canonizzazione di Eustochia Smeralda Calafato.

L’importanza di questa pubblicazione ha trovato la sua ragione principale nel fatto che, dato il difficile idioma del XV° secolo in cui era scritta l’opera originaria, il lavoro di modernizzazione attuato da Rosa Gazzara, ha dato al lettore la possibilità di usufruire di una traduzione fedele e scorrevole, che permette un facile e proficuo accesso alla conoscenza della vita e della spiritualità della clarissa fondatrice del monastero di Montevergine.

Fin dalla presentazione del libro, avvenuta nell’ambito dell’Anno Giubilare 2008-2009, il libro continua a suscitare grande interesse e richieste da parte di tante persone che desiderano approfondire la vita e le opere di questa grande Santa messinese. Per cui il successo che ne è derivato, ha reso necessario procedere alla stampa di una seconda edizione (avvenuta in occasione del XXV anniversario, 1913,

Corpo di S. Eustochia nella cappella di Montevergine

Corpo di S. Eustochia Smeralda nella cappella di Montevergine

della canonizzazione), questa volta titolata; “Vita di Santa Eustochia Smeralda” .
Dunque, attraverso la lettura di questo secondo bel volume (stampato da Tipolitografia Stampa Open e reperibile presso il Monastero di Montevergine), è possibile ripercorrere i momenti

di intensa spiritualità vissuti dall’umile clarissa, seguace di Santa Chiara di Assisi, raccontati minuziosamente dalla fedele e affezionata compagna che viveva accanto a lei. “Un libro che dovrebbe essere letto da tutti; un libro che è testimonianza, confessione e consegna per tutte le generazioni”, come lo ha definito mons. Pietro Aliquò, cappellano del monastero di Montevergine, che, nel tratteggiare la figura della grande mistica francescana, l’ha presentata come “una donna forte, decisa e intransigente, soprattutto con se stessa, ma amorevole con tutti; una donna che ha immolato se stessa per il bene di tutte le anime. Una donna innamorata di Cristo che ha scelto coraggiosamente di imitarlo nella manifestazione più difficile e dolorosa della storia terrena del Figlio di Dio: quella sacrificale copia-di-vita-di-s-eustochiadella sua Passione”.
Pertanto, dall’agevole lettura che questo libro consente, è possibile per tutti trarre più facilmente preziosi elementi di rafforzamento della propria cultura e della propria fede.

Parlando di questa sua esperienza letteraria, Rosa Gazzara l’ha definita un’operazione impegnativa ma tanto gratificante ed edificante, in quanto l’aver svolto il lavoro di traduzione di questo antichissimo scritto, le ha permesso di apprendere più in profondità lo spirito di umiltà, di fede, donazione e fiducia nella Divina Provvidenza, testimoniati per tutta la vita da questa grande Santa messinese.

 

A. M.

Redazione1
di Redazione1 Novembre 3, 2016 21:41

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