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Giornata Vita Consacrata, Papa Francesco: “Tutti i carismi sono per la missione”
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“Se nella Chiesa ognuno è una missione, ciascuno e ciascuna di voi lo è con una grazia propria in quanto persona consacrata. Oltre a questo dono fondamentale, la vostra missione si arricchisce dei carismi dei vostri istituti e delle vostre società, i carismi dei vostri fondatori e fondatrici. Nella loro stupenda varietà, essi sono tutti dati per l’edificazione della Chiesa e per la sua missione. Tutti i carismi sono per la missione, e lo sono proprio con l’incalcolabile ricchezza della loro varietà; così che la Chiesa possa testimoniare e annunciare il Vangelo a tutti e in ogni situazione”. Papa Francesco lo ha scritto nel messaggio inviato per la Festa della Presentazione del Signore, che si è celebrata nella Basilica di Santa Maria Maggiore in occasione della XXVII Giornata Mondiale della Vita Consacrata. (Acistampa)
La celebrazione è stata presieduta dal Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Con José Rodríguez Carballo, O.F.M., Segretario del Dicastero che nella omelia ha parlato della fraternità “a condizione che Cristo sia al centro delle nostre comunità/fraternità.
È in lui che possiamo incontrare l’altro, riconoscerlo, accoglierlo e abbracciarlo come fratello e sorella, riconoscendolo come un dono di Dio per me”. Ed ha aggiunto: “Solo se lui è al centro delle nostre fraternità potremo superare la tentazione di costruire comunità murate, con le porte ben chiuse, come i discepoli prima della Pentecoste, ed evitare il pericolo di costruire comunità settarie, comunità chiuse e rigide.
Solo a partire da lui e mossi dallo Spirito sarà possibile l’incontro tra anziani e giovani, dove i giovani accoglieranno la saggezza degli anziani e gli anziani sapranno accogliere la profezia dei giovani.
Solo da lui alimenteremo la sete di orizzonti, sapendo che i muri ci chiudono e gli orizzonti ci fanno crescere, alimentano la fedeltà creativa e dinamica, mentre ci allontanano dai profeti di sventura, contro i quali ci ha già messo in guardia Benedetto XVI, quando ci ha invitato a non unirci a coloro che parlano solo di morte e di fine”.
Redazione da Ag. di inf.