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Tempo di Attesa: periodo di preparazione al Natale. La tradizionale corona d’Avvento
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Domenica 27 novembre è iniziato il tempo di Avvento: tempo di attesa ma anche memoria della venuta di Dio nella storia che è continuamente richiamata in questi giorni. “La venuta sulla quale si accentra maggiormente l’attenzione è quella di Dio in Gesù, la cui nascita segna in modo irreversibile e definitivo il legarsi di Dio alle vicende umane. Di questa venuta l’Avvento è annuncio e celebrazione, non solo attesa e preparazione. La stessa festa del Natale, commemorazione della nascita di Gesù a Betlemme, non limita lo sguardo di fede al Bambino nato da Maria, bensì ci proietta al Cristo divenuto Signore nella Risurrezione che tornerà alla fine dei tempi”.
“L’Avvento non intende riportarci indietro nel tempo: esso vuole aiutarci a trovare un programma di vita spirituale per accogliere la venuta del Signore che sempre viene nella nostra vita. Il Natale è la conferma che il Signore viene e la sua venuta ci invita a convertirci e a disporci ad accoglierlo, a riconoscerlo nei nostri giorni fino alla sua venuta finale, come Signore della vita e Vincitore del Male”.
La liturgia della Chiesa dà il nome di Avvento alle quattro settimane che precedono il Natale, che sono una opportunità per prepararci, nella speranza e nel pentimento, all’arrivo del Signore Gesù, celebrandone e contemplandone la nascita a Betlemme.
A rendere poetico e simbolicamente più significativo questo momento di interiore preparazione al Natale, è la tradizionale corona di Avvento, con le sue quattro caratteristiche illuminanti, segnate dalle quattro candele che varranno accese, una ogni domenica, in segno di attesa, veglia e preghiera.
In molte case si accenderanno le quattro candele della Corona di Avvento che rischiareranno la strada verso il Natale: ciascuna di esse ha un nome; ciascuna un valore: la luce è guida, ed è sicurezza per l’uomo che attraversa la Storia in cerca di un senso, in cerca di Dio e di chiarezza, spiegano dotti esegeti. Quella luce, oltre ad essere un segno visibile collocato accanto all’ambone o all’altare, ben decorato, è puntualmente richiamo alla luce cui ci invita la Sacra Scrittura per tutto il percorso di Avvento, fino alla nascita del Figlio di Dio, la vera Luce.
La prima caratterizzazione della corona di avvento è che ha un’origine pagana. Prima era solito accendere delle candele durante l’inverno per chiedere al dio sole di tornare con la sua luce e il suo calore. I primi missionari approfittarono di questa tradizione per evangelizzare le persone e insegnarono loro che dovevano approfittare di questa corona d’Avvento come mezzo per aspettare Cristo, celebrare la sua natività e implorarlo di infondere la sua luce nelle loro anime.
La seconda riguarda la sua forma circolare. La sua forma a cerchio è un segno dell’amore di Dio. Il cerchio è una figura geometrica che non ha né inizio né fine. La corona d’Avvento ci ricorda che Dio non ha né un inizio né una fine, quindi riflette la sua unità e la sua eternità.
La terza riguarda il colore verde. I rami verdi rappresentano il Cristo vivente. Il colore verde rappresenta la speranza e la vita. Nella corona d’Avvento il verde ci ricorda che Cristo è vivo in mezzo a noi. Il desiderio più importante deve essere quello di giungere ad una più stretta unione con Dio, nostro Padre, così come con l’albero e i suoi rami.
La quarta caratteristica della corona è che le quattro candele, accese settimana per settimana, “rappresentano ogni domenica di Avvento, e ci permettono di riflettere sulle tenebre causate dal peccato che acceca l’uomo e lo allontana da Dio, da cui proviene la speranza di salvezza che illumina l’intero universo, come le candele della Corona”.
L’ultima caratteristica è che una delle candele è rosa. La corona d’Avvento ha infatti tre candele viola e una rosa che viene accesa la terza domenica di Avvento. Il colore viola rappresenta lo spirito di veglia, penitenza e sacrificio che dobbiamo avere per prepararci adeguatamente alla venuta di Cristo. Mentre la candela rosa rappresenta la gioia che proviamo per la vicinanza della nascita del Signore.
Redazione da ag. di inf.