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Ungheria: una Chiesa risorta dall’oppressione del regime comunista
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Nella mattinata di domenica prossima Papa Francesco sarà a Budapest, capitale dell’Ungheria, per celebrare la Messa conclusiva del 52° Congresso Eucaristico Internazionale. Da dove poi si recherà in Slovacchia per un viaggio apostolico che si concluderà mercoledi 15 settembre. (AciStampa)
La struttura della Chiesa ungherese risale al 1993 dopo i lunghissimi anni di dittatura comunista che ha reso quella magiara una delle chiese più perseguitate nel periodo post Seconda Guerra Mondiale. Tra i prelati che subirono le persecuzioni di allora, ricordiamo l’eroica figura del Cardinale Arcivescovo di Budapest József Mindszenty, di cui il Papa ha riconosciuto le virtù eroiche nel 2019, e quella del martire padre Jerzy Popiełuszko di cui 10 anni fa è stata proclamata la beatificazione.
Nella chiesa di san Stanislao Kostka a Varsavia, nel quartiere Zoliborz, dove lavorava il sacerdote-martire e dove si trova la sua tomba e il Museo a lui dedicato, verrà installata una vetrina con le sue reliquie: gli oggetti che portava con sé il giorno del suo martiro. Ks. Jerzy Popiełuszko era nato nel 1947 nel villaggio di Okopy, nella regione di Bialystok, ed è passato alla storia come cappellano del sindacato “Solidarnosc”. Durante le messe per la patria celebrate nella chiesa di san Stanislao Kostka denunciava pubblicamente gli abusi del regime comunista ma allo stesso tempo ricordava che un cristiano deve agire secondo i principi evangelici e “vincere il male con il bene”.
Quest’uomo di pace e di non violenza fu rapito il 19 ottobre 1984 dagli ufficiali dei servizi di sicurezza del Ministero degli Interni. Dopo un brutale pestaggio, i torturatori gettarono il corpo del sacerdote nella Vistola, sulla diga vicino a città di Włocławek. Padre Jerzy fu sepolto sul piazzale di fronte alla chiesa di san Stanislao Kostka.
La Chiesa ungherese oggi conta 12 tra Arcidiocesi e Diocesi di rito latino, un ordinariato militare e l’Abbazia territoriale di Pannonhalma. Presenti inoltre una Arcieparchia e due eparchie di rito bizantino.
L’Ungheria è rappresentata nel Collegio Cardinalizio dal Cardinale Peter Erdo, Arcivescovo metropolita di Esztergom-Budapest e primate d’Ungheria, che ha ricevuto la berretta rossa da Giovanni Paolo II nel concistoro del 2003. L’attuale Presidente della Conferenza Episcopale Ungherese è invece Monsignor András Veres, Vescovo di Győr, in carica dal 2015.
Le relazioni diplomatiche tra Ungheria e Santa Sede sono state ristabilite nel 1990. L’attuale Nunzio Apostolico è l’Arcivescovo statunitense Michael August Blume, in carica dal 2018.
L’Ungheria ha già ricevuto la visita di un Papa due volte: Giovanni Paolo II si è recato nel Paese nel 1991 e nel 1996.
Redazione da Ag. di inf.