Gabriele Kuby. La conversione e la lotta contro le ideologie che conducono alla distruzione dell’uomo

Redazione1
di Redazione1 Marzo 17, 2024 00:06

Gabriele Kuby. La conversione e la lotta contro le ideologie che conducono alla distruzione dell’uomo

Gabriele Kuby è stata una studentessa impegnata nel Sessantotto nei movimenti della “contestazione” in Germania, prima di convertirsi al Cattolicesimo nel 1997. E’ stata definita da Benedetto XVI «una impavida guerriera che lotta contro quelle ideologie che, in ultima analisi, conducono alla distruzione dell’essere umano». Scrittrice di fama internazionale, conferenziera e saggista, ha scritto La mia strada per Maria. Diario di una conversione, pubblicato in Italia dalle Edizioni Ares (Milano 2021, pp. 328, €16,80).

Di norma in una conversione, esiste un fatto che la determina. Che fa esplodere il grido di aiuto che, magari da tempo, cova in noi e che cerca di uscire e che noi stessi impediamo. E dal verificarsi di quell’evento la storia personale si divide in un “prima” e in “poi”. Annota in proposito nel “diario di una conversione” la Kuby: «un giorno non ho più potuto sottrarmi all’evidenza che non ce la facevo. Per tre anni ho pianto in balia di angosce, finché sono sprofondata ad un livello mai raggiunto prima, dove si è svegliata la mia volontà. Ricordo esattamente l’attimo in cui mi fu chiaro: questo è il fondo. Agisci!».

Considerato che con la conversione non spariscono per magia i problemi personali, le difficoltà sul lavoro, i dubbi e le perplessità, e che il cammino di fede è soprattutto una lotta con sé stessi e le proprie inclinazioni e con il mondo intero a difesa delle proprie convinzioni, In una intervista per inFormazione Cattolica, circa il quesito se avesse mai pensato di aver sbagliato aderendo alla religione Cattolica, la Kubi è stata chiara e risoluta. Mai per un momento ho dubitato della mia decisione di diventare cattolica né ho dovuto lottare con dubbi di fede. Questo non per magia, ma per grazia. Avevo cercato Dio per vent’anni fuori dalla Chiesa, il che non ha portato ad altro che ad una profonda crisi esistenziale. La conversione mi ha aperto la porta al tesoro spirituale e culturale riempito in 2000 anni da quando Dio si è fatto uomo e nei millenni precedenti, fino all’incarnazione di Cristo.

La Chiesa è davvero una madre che dà ai suoi figli tutto ciò di cui hanno bisogno per fare il loro pellegrinaggio verso la vita eterna. Questo viaggio richiede la lotta con la propria personalità per soddisfare le richieste impossibili di Gesù nel Discorso della Montagna. Non possiamo farlo con le nostre forze, ma solo imparando a confidare nel nostro salvatore Gesù Cristo.

Riguardo agli inevitabili attacchi del mondo laicista per le posizioni da Lei assunte nelle battaglie del nostro tempo, Gabriele Kuby  dice: “So di aver scelto la parte migliore”, quindi sono felice di dare testimonianza della mia fede. La gente è libera di aderirvi o lasciarla. Vedo così tante persone che evitano di difendere la loro fede e ciò che essa comporta nelle battaglie del nostro tempo… dai semplici laici fino ai vescovi. Ma non abbiamo tutte le ragioni per essere orgogliosi della nostra fede? La nostra magnifica cultura europea, le cattedrali, la musica, la pittura, l’architettura, il mondo accademico, il sistema giuridico che (una volta) metteva al centro la dignità dell’uomo, il vasto corpus della teologia e della letteratura, i mistici e i santi, tutto questo è sorto sul fondamento del cristianesimo. E invece, tragicamente, la nostra cultura cristiana si sta ora deliberatamente suicidando, spiritualmente, culturalmente, moralmente e demograficamente.

A pag. 206 del libro La mia strada per Maria Lei scrive: «Gesù, Maria, gli angeli e i santi non facevano forse semplicemente parte del mondo di un bambino cattolico? Non esistevano commoventi e pie preghiere infantili?». Questo che descrive le sembra uno scenario plausibile oggi? E con quali mezzi si potrà ricominciare a rivolgersi di nuovo così ai nostri figli?

Le preghiere del mattino e della sera, quelle dei pasti e altre sono un tale tesoro per i bambini che, se sono cresciuti così, si ritrovano quasi naturalmente in collegamento con la nostra famiglia celeste e con i riti e le feste cattoliche attraverso le stagioni dell’anno. La preghiera dà loro un profondo senso di appartenenza e di protezione dall’Alto. I miei quattro nipoti in età prescolare sono battezzati, ed è una vera gioia vedere come sono aperti a Dio. Vogliono pregare con la nonna e recitano il Padre Nostro e l’Ave Maria a memoria, godendo però dell’atmosfera della preghiera. È molto difficile per i genitori creare un ambiente dove possano crescere i loro figli nella fede in questo mondo che cercare di distruggere la cultura cristiana. Le madri ed i padri hanno quindi bisogno di una rete di famiglie che la pensano come loro e di attività in gruppi giovanili fedeli. Naturalmente, però, la cosa più importante è la qualità della vita religiosa dei genitori.

Circa l’idea se nella Chiesa Cattolica è necessaria una ricollocazione della figura di Maria più di quanto non ne abbia oggi o invece è necessario ricollocare Maria nel cuore di ognuno di noi, riscoprendola nella preghiera, nel rosario, nelle catechesi, trovandole maggiore spazio in noi e con noi per poterci convertire ogni giorno e orientarci a Gesù, Kuby esprime con sicurezza il suo parere. Quando ho scritto il mio libro ‘La mia strada per Maria’ ero all’inizio del mio cammino di fede. Questo cammino verso Maria, o di ricerca di Maria, sta continuando fino ad oggi.

San Luigi Grignion di Monfort traccia in dettaglio il cammino mariano. Il suo messaggio è: “donarsi totalmente alla Vergine Santa per essere, per mezzo di lei, totalmente di Gesù Cristo” [Trattato della vera devozione a Maria, n. 121]. Niente può andare male se ci sforziamo di diventare amorevoli, umili e obbedienti alla volontà di Dio come ha fatto la Madre di Dio. Gesù sarà felice di prendere posto nel nostro cuore e di aprirci la porta del cielo se ci troverà simili a sua Madre.

Se la fede fosse un biglietto gratuito per la felicità in questa vita, tutti la sceglierebbero e rimarrebbero egoisti sempre. Il cammino della fede non ci protegge dalla sofferenza, ma dà un senso alla sofferenza e la grazia di sopportarla e crescere nella fede, invece di rimproverare Dio. Chi sono le persone che possono rappresentare una luce vera per tutti noi? Anzitutto quelle grandi anime che sono capaci di lodare Dio nel bel mezzo della sofferenza. Victor Frankl [(1905-1997)], il fondatore della logoterapia, è una di queste luci. Ha perso tutta la sua famiglia nell’olocausto ed è stato lui stesso in diversi campi di concentramento, giungendo vicino alla morte. Ma anche in queste esperienze ha trovato un significato nella sua sofferenza, diventando un esempio per migliaia di persone che sono alla ricerca del senso della vita.

 

 

 

 

Redazione da Ag. di inf.

 

Redazione1
di Redazione1 Marzo 17, 2024 00:06

Messina Religiosa su FaceBook

RSS Sir

  • Viviamo e respiriamo nella maternalità 12 Maggio 2024
    L’irruzione dell’Altissimo nella storia dell’umanità – pur sempre Sua creazione ma l’umanità l’aveva ben scordato – suscitò stupore e meraviglia. Irrompendo consegnò il Suo Nome, la Sua identità, Se Stesso: El Rahum. Il Dio che ha gli uteri, Colui che genera. Ci custodisce nel Suo utero e ci genera con il nostro volto nella storia, […]
  • Alluvioni in Emilia Romagna: Tv2000, domenica 19 maggio in onda il documentario “Un’onda di bene” 11 Maggio 2024
    Nel mese di maggio 2023 un’alluvione ha colpito duramente l’Emilia Romagna, dove per due volte, a distanza di quindici giorni, i fiumi sono esondati. Acqua e fango hanno invaso case, cantine, negozi, capannoni e devastato campi. Quindici morti, oltre 15mila sfollati, danni per miliardi di euro. Nel dramma però è sgorgata una ondata di solidarietà, […]
  • Papa Francesco: a Wmhf, “il futuro dell’umanità è nelle due punte, nei bambini e negli anziani” 11 Maggio 2024
    “Uno pensa che il futuro dell’umanità sia nelle persone adulte che possono fare questo, quello, quell’altro… Invece non è così. Il futuro dell’umanità è nelle due punte: è nei bambini e negli anziani”. Lo ha detto stasera Papa Francesco, al Tavolo sui bambini, nell’ambito del II World Meeting on Human Fraternity (Wmhf), a cui è […]
  • Papa Francesco: ai bambini, “nella guerra ci sono bambini che hanno paura delle bombe” 11 Maggio 2024
    “Cos’è la felicità? Dove si compra? Come si fa?”. Sono alcune domande rivolte ai bambini dal Papa, che è intervenuto oggi pomeriggio nell’Aula Nuova del Sinodo partecipando ad uno dei 12 Tavoli predisposti dalla Fondazione Fratelli tutti per il World Meeting on Human Fraternity. “Per me la la felicità nel mondo è essere tutti uniti […]
  • Papa Francesco: oggi pomeriggio partecipa al “tavolo dei bambini” 11 Maggio 2024
    Papa Francesco prenderà parte, oggi pomeriggio alle 16, nell’Aula nuova del Sinodo, al tavolo “Bambini: Generazione Futuro”, dedicato ai più piccoli nell’ambito del secondo World Meeting on Human Fraternity, l’incontro per la fratellanza umana in corso a Roma e in Vaticano per iniziativa della Fondazione Fratelli tutti. “La partecipazione odierna del Santo Padre al tavolo […]
  • Papa Francesco: ai cresimandi di Genova, “i nonni sono persone sagge e buone” 11 Maggio 2024
    Il pellegrinaggio a Roma per oltre 1.000 ragazzi dell’arcidiocesi di Genova è una straordinaria esperienza di fede. Tra i momenti più attesi, l’abbraccio questa mattina con il Papa nel piazzale di Santa Marta in Vaticano. “Siete stanchi del viaggio? Quante ore di bus? Avete fatto chiasso?”. Dopo queste prime domande di Francesco – come riporta […]
  • Giubileo 2025: Rai Vaticano, domani sera puntata del settimanale dedicata alla bolla “Spes non confundit” 11 Maggio 2024
    Sarà dedicata alla Bolla “Spes non confundit” l’undicesima puntata del settimanale di Rai Vaticano “Giubileo 2025 Pellegrini di Speranza” in onda su Rai1 domenica 12 maggio dopo lo Speciale Tg1 (alle ore 00.45), su RaiPlay e Rai Italia. Nella puntata, condotta da Stefano Ziantoni, sarà ospite in studio mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per […]
  • Papa Francesco: “la guerra è un inganno, come l’idea di una sicurezza internazionale basata sul deterrente della paura” 11 Maggio 2024
    “La guerra è un inganno, la guerra sempre è una sconfitta. Così come l’idea di una sicurezza internazionale basata sul deterrente della paura è un altro inganno”. A ribadirlo è stato il Papa, al termine del suo discorso rivolto ai partecipanti al Meeting mondiale sulla fraternità umana organizzato dalla Fondazione Fratelli tutti, ricevuti oggi in […]
  • Papa Francesco: “non abbiamo ancora imparato a vivere insieme come fratelli” 11 Maggio 2024
    “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli”. Ricevendo in udienza i partecipanti al Meeting mondiale sulla fraternità umana organizzato dalla Fondazione Fratelli tutti, il Papa ha citato il discorso pronunciato da Martin Luther King in occasione del […]
  • Sanità. Professionisti e Chiesa insieme per equo accesso alle cure, superamento divari regionali, mantenimento carattere nazionale del Ssn 11 Maggio 2024
    “La povertà sanitaria non è accettabile se è frutto di una disattenzione che provoca discriminazione e disuguaglianza”. Ha esordito così, ieri pomeriggio, mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, intervenendo in videocollegamento in apertura del convegno sulle povertà sanitarie promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute con le Federazioni e […]

Commenti recenti

     

    • 259:
    • 264:
    Maggio 2024
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  

    Login