Corridoi umanitari: arrivati in Italia 97 rifugiati evacuati dai campi di detenzione della Libia

Redazione1
di Redazione1 Marzo 6, 2024 23:45

Corridoi umanitari: arrivati in Italia 97 rifugiati evacuati dai campi di detenzione della Libia

All’aeroporto di Fiumicino sono atterrati ieri, 5 marzo, 97 rifugiati, evacuati dai campi di detenzione della Libia dove sono stati vittime di torture e gravi maltrattamenti. Tra loro 55 donne, 27 minori e alcune persone particolarmente fragili dal punto di vista sanitario. Nell’arco di tre anni entreranno con i corridoi umanitari dalla Libia 1500 persone, grazie al protocollo firmato lo scorso dicembre da Ministero dell’Interno, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Unhcr (Agenzia Onu per i rifugiati), Arci, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche e Inmp. In otto anni, grazie ai corridoi umanitari, sono entrate in Italia, Francia, Belgio e Andorra 7.000 persone. (Sir)

“Quando sono uscita dalla prigione libica stavo male. Sono finita in strada, sola con quattro figli. Non avevo nulla da mangiare. Ho incontrato operatori umanitari che mi hanno aiutata, sono stata operata al ventre. Ora sono in Italia e mi rendo conto che ho avuto veramente fortuna, perché laggiù non è facile”. Aisha ha 30 anni e quattro figli, ed è fuggita da sola dal conflitto nella Repubblica Centrafricana. Due sono gemelli di 2 anni, gli altri hanno rispettivamente 3 anni e 6 mesi. E’ stata per 4 anni in Libia, ha tentato 6 volte di fare la traversata del Mediterraneo ma è stata sempre intercettata dalla guardia costiera libica. E’ stata portata nei famigerati centri di detenzione, dove nessuno riesce a schivare gli abusi, soprattutto le donne. Il conto su chi è o chi sono i padri è presto fatto.

Ma oggi è un giorno di gioia e i suoi occhi splendono di luce e speranza, dopo tanta violenza e sofferenza. Ha lunghi capelli intrecciati con fettucce bianche e il fisico di chi ancora allatta. Parla bene francese e racconta di essere arrivata in Libia a piedi attraverso il deserto. “C’è talmente tanta gente che soffre laggiù, che ha bisogno di aiuto. Ho visto cose terribile. Ma oggi sono felice, spero di riuscire a far avere ai miei figli una buona vita”, dice.

Aisha è una dei 97 rifugiati, tra cui 55 donne e 27 bambini, arrivati oggi pomeriggio in Italia grazie ai corridoi umanitari nell’ambito del protocollo firmato lo scorso dicembre da Ministero dell’Interno, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Unhcr (Agenzia Onu per i rifugiati), Arci, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche e Inmp. Il primo protocollo firmato dal governo in carica, che permetterà a 1500 persone che hanno bisogno di protezione internazionale, di essere evacuati dalla Libia all’Italia nell’arco di tre anni.

La maggior parte è stata nei campi di detenzione in Libia, dove sono stati vittime di torture e altri gravi maltrattamenti. Sono stati intercettati dall’Unhcr e dalla piccola diocesi di Tripoli. Molti hanno gravi problemi di tipo sanitario, disabilità. Gli uomini sono molto magri, deperiti, indossano abiti poveri. C’è anche una donna molto anziana. Non parla una sola parola di italiano e si guarda intorno attonita, anche se ha gli occhi radiosi e ha tanta voglia di comunicare. Per farci capire chi è e da dove viene mostra il suo badge: è la capostipite di una famiglia e viene dall’Etiopia.

Gli altri sono fuggiti da Etiopia, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sudan e Sud Sudan, dalla Palestina e dalla Siria, tutti Paesi con situazioni di conflitto e violazione dei diritti umani.  Nella nuova vita in Italia saranno ospitati presso famiglie e strutture della Comunità di Sant’Egidio in diverse regioni italiane. Il percorso di accoglienza e inserimento sociale dei corridoi umanitari prevede, tra l’altro, accompagnamento per le pratiche burocratiche, corsi di lingua italiana, scuola per i bambini e inserimento nel mondo lavorativo.

“Con questo nuovo protocollo si apre una via per le persone più in difficoltà – spiega Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio -. Tra loro ci sono persone con malattie importanti, molte donne hanno subito abusi. Purtroppo non ci è consentito lavorare in Libia ma ci sono state segnalate situazioni particolarmente gravi”. Impagliazzo accoglie i rifugiati ricordando che “oggi è solo l’inizio di un domani bello in Italia. Non sarete mai abbandonati, nessuno vi farà del male. Siamo felici che possiate avere un futuro”.

Chiara Cardoletti, rappresentante dell’Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, ringrazia il governo italiano per la possibilità di attuare questi “meccanismi di evacuazione salva-vita”. “Anche i rapporti con le autorità libiche stanno migliorando e il dialogo è importante – precisa -. Questi voli sono un messaggio importante per il governo libico, per far capire che le soluzioni ci sono”. L’Unhcr non accesso a tutti i centri: “Riusciamo a raggiungere solo le persone che hanno bisogno di

protezione internazionale “ma in Libia ce ne sono migliaia che dovrebbero essere evacuate, mentre i voli sono ancora pochi. Purtroppo l’Italia è l’unico Paese europeo che sta offrendo opportunità sicure e legali dalla Libia”.

“Il protocollo è uno strumento indispensabile perché dimostra che c’è una alternativa alle morti in mare e alle violenze in Libia”, sottolinea Filippo Miraglia, responsabile nazionale Immigrazione di Arci. Valentina Setta, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, punta l’attenzione sull’importanza del lavoro di squadra mentre Laura Lega, capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, evidenzia l’importanza di tutelare “la dignità umana e consentire di entrare nel nostro Paese in maniera migliore”.

Il protocollo segue il primo accordo firmato nel 2021 e rinnova l’impegno già avviato dall’Italia nel 2017 che ha permesso l’arrivo dalla Libia di circa 1.400 persone nel nostro Paese, grazie a meccanismi di evacuazione o tramite i corridoi umanitari. Secondo la Comunità di Sant’Egidio dal 29 febbraio 2016 ad oggi sono entrate in Italia, Francia, Belgio e Andorra 7.000 persone grazie ai corridoi umanitari.

 

 

 

 

Redazione da Ag. di inf.

Redazione1
di Redazione1 Marzo 6, 2024 23:45

Messina Religiosa su FaceBook

RSS Sir

  • Matteo Tamassia: il papà della forcola che i giovani donano al Papa 27 Aprile 2024
    “Sono passato dalla scultura a realizzare un altro tipo di opera d’arte, una scultura funzionale: la gondola”. Così Matteo Tamassia, maestro d’ascia e veneziano d’adozione, descrive sinteticamente il suo cammino artistico che lo ha portato da essere un giovane aspirante scultore a essere “padre” di gondole nel suo laboratorio della Giudecca. È lui a realizzare […]
  • Mons. Moraglia (Patriarca): “Sarà l’incontro con un testimone di pace e di speranza” 27 Aprile 2024
    Sarà l’incontro con un testimone di pace e di speranza. E sarà l’occasione per essere confermati nella fede, individualmente e come comunità locale. Sono due sottolineature che il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia fa alla vigilia della visita di Papa Francesco. Cosa significa per Venezia e la sua Chiesa la visita di Papa Francesco? […]
  • Rinnovamento nello Spirito: mons. Marcianò (Omi), Se si tocca la vita di un solo uomo si tocca la libertà e la pace” 27 Aprile 2024
    “Il peccato ci fa schiavi, anche quando esso coincide con una rivendicazione di libertà da parte nostra; una rivendicazione personale o, a volte, una rivendicazione sociale, politica, economica. Accanto al peccato personale, ci può essere anche un peccato comunitario, spesso commesso in nome del ‘diritto’, specie del diritto di pochi, e che arriva a conculcare […]
  • Rinnovamento nello Spirito: card. Parolin, “esprimere il comune cammino che la Chiesa è chiamata a compiere” 27 Aprile 2024
    “La via dell’evangelizzazione permette ai discepoli di Cristo di essere testimoni di un annuncio che li ha talmente coinvolti tanto da volerlo condividere con tutti perché la gioia del Vangelo riempia i cuori di quanti lo accolgono”. Sono queste le parole rivolte dal card. Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, agli oltre 8mila […]
  • Papa Francesco: ai seminaristi di Burgos, “portare la pace a tutti i popoli” 27 Aprile 2024
    ”Portare la pace a tutti i popoli”, perché “avere Dio in noi ci riempie di pace, una pace che possiamo comunicare e che possiamo portare a tutti i popoli e città”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza vescovi, sacerdoti e seminaristi del Seminario di Burgos in Spagna. “Gesù mi vuole su questa terra […]
  • Azione Cattolica: nel nuovo triennio al centro le persone, la comunità e la cura dei più poveri 27 Aprile 2024
    Inclusione, parità di genere, cura della comunità e opzione preferenziale per i più poveri. Sono queste le coordinate di fondo della Bozza del Documento assembleare dell’Azione Cattolica italiana, presentata ieri pomeriggio a Sacrofano davanti a circa mille soci, tra delegati e uditori, durante i lavori della XVIII Assemblea nazionale dell’Ac. La giornata di oggi è […]
  • Papa Francesco: “i nonni sono la memoria di un mondo senza memoria” 27 Aprile 2024
    “L’amore ci rende migliori, ci rende più ricchi e ci rende più saggi, ad ogni età” perché “solo stando insieme con amore, non escludendo nessuno, che si diventa migliori, più umani!”: lo ha detto Papa Francesco ricevendo oggi in udienza i nonni, gli anziani e i nipoti che partecipano all’Incontro “La carezza e il sorriso” […]
  • Azione Cattolica, card. Semeraro, “canonizzazione di Frassati nell’Anno giubilare” 27 Aprile 2024
    “Tra i santi di Ac vorrei ricordare in particolare il beato Piergiorgio Frassati, la cui canonizzazione ormai si profila per il prossimo anno giubilare”. A dare l’annuncio è stato ieri sera il prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, card. Marcello Semeraro, durante un momento di preghiera con i delegati diocesani alla XVIII Assemblea […]
  • Azione Cattolica: card. Zuppi, “la via dell’abbraccio è la via della vita” 27 Aprile 2024
    “Siamo sulla stessa barca, non da estranei ma da fratelli! È il vostro ministero!”. Così il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nella sua omelia durante l’Assemblea nazionale dell’Azione Cattolica a Sacrofano: “Ne stiamo parlando, esercitiamo quelli che abbiamo già! Noi sentiamo e vediamo l’Ac nella scia ‘di quegli uomini e […]
  • Giornata bambini vittime: Don Di Noto (Meter) “impegno inarrestabile contro ogni forma di abuso” 27 Aprile 2024
    È già iniziata il 25 aprile, ed è nel pieno delle attività e iniziative, la XXVIII Giornata bambini vittime (Gbv) della violenza, dello sfruttamento, dell’indifferenza contro la pedofilia, ideata nel 1995 da Meter e che si concluderà domenica 5 maggio a Roma, in Piazza San Pietro, per partecipare al Regina Coeli con l’atteso “Saluto di […]

Commenti recenti

     

    • 308:
    • 300:
    Aprile 2024
    L M M G V S D
    1234567
    891011121314
    15161718192021
    22232425262728
    2930  

    Login