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Benedetto XVI, il “matrimonio omosessuale” contraddice il principio procreativo dell’umanità
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Un libro dedicato all’ Europa, che contiene una raccolta di scritti di Benedetto XVI dal titolo “La vera Europa, identità e missione”, edito da Cantagalli, è incentrato sull’asserzione che “Una deformazione della coscienza è evidentemente penetrata profondamente in settori del popolo cattolico”. Il volume, pubblicato in occasione dei 50 anni di relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Unione Europea, appare come un ultimo accorato appello di Benedetto affinché “l’Europa riscopra e riaffermi la sua vera origine e identità che l’hanno resa grande e un modello di bellezza e di umanità”. (Acistampa)
Nella pubblicazione risaltano testi inediti del Papa emerito e di Papa Francesco. Le pagine introduttive sono dedicate al tema del “matrimonio omosessuale” legalizzato in Europa in 16 stati. Ad introdurre Papa Benedetto c’è un breve testo di Papa Francesco che scrive: “Oggi in Europa va sempre più smarrendosi proprio l’idea del rispetto di ogni vita umana a partire dalla perdita della consapevolezza della sua sacralità, cioè proprio a partire dall’offuscamento della coscienza che siamo creature di Dio”.
E Benedetto chiarisce. Anche se il concetto di matrimonio nelle culture è profondamente diverso, alla base c’è sempre stato il principio procreativo. Tutto è cambiato con la pillola anticoncezionale che ha separato sessualità e fecondità, “questa separazione significa infatti che in questo modo tutte le forme di sessualità sono equiparate”. Da ciò una trasformazione della coscienza che porta ad un secondo passo: se la fecondità è separata dalla sessualità allora diventa “produzione”.
L’uomo cioè, scrive Benedetto: “non è più un dono ricevuto, ma un prodotto pianificato del nostro fare” e che si può anche “distruggere”. E “In questo senso, la crescente tendenza al suicidio come fine pianificata della propria vita è parte integrante del trend descritto”. Non è quindi una questione di “essere un tantino più larghi o aperti. Si pone piuttosto la domanda di fondo: “Chi è l’uomo?”.
Benedetto riprende un tema che ha molte volte svolto nel suo pontificato e che pochi hanno compreso. Quello della “ecologia dell’uomo”. Scrive Ratzinger: “Il movimento ecologico ha scoperto il limite di quello che si può fare, e ha riconosciuto che la “natura” stabilisce per noi una misura che non possiamo impunemente ignorare. Purtroppo non si è ancora concretizzata ’l’ecologia dell’uomo’.
Anche l’uomo possiede una “natura” che gli è stata data, e il violentarla o il negarla conduce all’ autodistruzione. Proprio di questo si tratta anche nel caso della creazione dell’uomo come maschio e femmina, che viene ignorata nel postulato del “matrimonio omosessuale”.
La conclusione è un grande apertura alla riflessione antropologica: “Mi sembra che si importante riflettere sulla questione secondo quest’ordine di grandezza. Solo così renderemo giustizia di fronte a Dio del compito affidatoci per l’uomo”.
La conclusione è un grande apertura alla riflessione antropologica: “Mi sembra che si importante riflettere sulla questione secondo quest’ordine di grandezza. Solo così renderemo giustizia di fronte a Dio del compito affidatoci per l’uomo”.
Sul tema è intervenuto ultimamente anche Papa Francesco in risposta alle domande dei giornalisti sul volo di ritorno da Bratislava: “Il matrimonio è un sacramento, la Chiesa non ha potere di cambiare i sacramenti così come il Signore li ha istituiti”. “Ci sono leggi che cercano di aiutare le situazioni di tanta gente che ha un orientamento sessuale diverso”, ha fatto notare Francesco, “È importante, gli Stati hanno possibilità di sostenerli civilmente, di dare loro sicurezza di eredità, salute, ecc., non solo per gli omosessuali, ma per tutte le persone che vogliono associarsi. Ma il matrimonio è matrimonio.
Redazione da Ag. di inf.