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Paralimpiadi di Tokyo: record di successi per l’Italia, all’avanguardia in questo campo
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Conclusi i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 da poco più di una settimana, e cessato l’entusiastico clamore dei media, ci piace richiamarne il trionfale risultato per i colori azzurri; la grande gioia e l’orgogliosa soddisfazione per i molti piazzamenti ottenuti dai 115 atleti rappresentati da ‘persone con disabilità’. “Successi che esaltano la bontà del percorso intrapreso dal mondo paralimpico italiano. L’Italia, a dispetto di quanti continuano a disprezzare il nostro Paese rispetto ad altre realtà d’oltralpe, nell’ambito paralimpico è sicuramente all’avanguardia”, ha dichiarato Sandrino Porru, atleta paralimpico, presidente della Fispes – Federazione Italiana degli sport paralimpici e sperimentali, secondo cui i presupposti di crescita in questo campo esistono e sono elevati. In una società in cui la disabilità è stata culturalmente assunta come sinonimo di incapacità, secondo Porru “il paralimpismo, attraverso lo sport, ha dimostrato che tutti possiamo fare tutto, ma tutti, in modo diverso ed esclusivo”. Ora, di questi esemplari successi ci fa una sintesi Gabriella Forlese.
L’Italia dello sport trionfa ancora e lo fa in modo memorabile. Ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, la spedizione italiana fa bottino di
medaglie: ben 69 conquistate. Un risultato spettacolare, che supera di netto quello dei Giochi di Rio del 2016 con 39 medaglie, e supera il record che durava da Seul 1988 con 58 medaglie, restando secondo a quello conseguito a Roma 1960 con 80 medaglie.
Medagliere da capogiro, con ben 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi in 11 discipline, con il nuoto a fare da padrone con 11 ori, 12 argenti e 6 bronzi. Così, gli azzurri protagonisti nella piscina dell’Acquatics Center di Tokyo sono stati Stefano Raimondi, il più premiato in assoluto, con 7 metalli (2 bronzi, 4 argenti e 1 oro), e le primatiste azzurre Carlotta Gilli e Giulia Terzi, entrambe con 5 medaglie. Ancora dal nuoto il numero maggiore di record azzurri battuti in questa Paralimpiade, grazie a Simone Barlaam 50 stile libero S9 con il tempo di 24.71 – record Paralimpico, Antonio Fantin 100 stile libero S6 con il tempo di 1:03.71 – record del mondo e Paralimpico, Arjola Trimi 50 stile libero S3 con il tempo di 40.32 – record del mondo e Paralimpico e Giulia Terzi 100 stile libero S7 con il tempo di 1:09.21 – record Paralimpico che hanno quindi riscritto i primati delle loro specialità.
Nel mondo dell’atletica leggera, un risultato storico e spettacolare è stato conseguito nella specialità del 100m. femminili con un podio tutto tricolore. Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Graziana Contrafatto sono così entrate nella memorabilità dello sport italiano realizzando una tripletta storica. La Sabatini con il tempo di 14 secondi ed 11 centesimi conquista inoltre il record del mondo e paralimpico. Lacrime di gioia ed Inno di Mameli cantato a squarciagola al momento della premiazione sul podio.
Una menzione speciale merita poi nel mondo della scherma l’atleta azzurra Bebe Vio che, dopo aver ricevuto una diagnosi di infezione da stafilococco ad inizio aprile ed aver rischiato l’amputazione dell’arto sinistro e pericolo di morte, ha saputo reagire in pochissimo tempo, riprendersi in poco più di due mesi, realizzando un risultato
straordinario con l’oro nella specialità fioretto individuale, e trascinando poi le sue compagne nel torneo a squadre verso l’argento.
Nella specialità ciclismo, la medaglia d’oro è arrivata invece nella specialità staffetta mista H1-5 open ad opera di Paolo Cecchetto, Luca Mazzone e Diego Colombari. Conquistati inoltre, nelle varie specialità, 5 argenti ed un bronzo.
Un’Italia dello sport spettacolare, che in questa estate 2021 ha saputo emozionarci alla grande riuscendo a cancellare dalle nostre menti, anche solo per un istante, il difficile periodo che la nostra nazione sta attraversando. Grazie Italia, grazie ragazzi!
Gabriella Forlese