MESSINA – Montevergine, Celebrato 30° anniversario di Professione Religiosa di una clarissa

Redazione1
di Redazione1 Ottobre 15, 2018 21:31

MESSINA – Montevergine, Celebrato 30° anniversario di Professione Religiosa di una clarissa

“E’stato un commovente evento di lode, ringraziamento e gioia della nostra vita fraterna, il 30° anniversario di Professione Religiosa della nostra sorella Sr. Chiara Francesca Menniti delle Cinque Piaghe”. Questi i sentimenti con cui le Clarisse di Montevergine sentono di condividere la celebrazione di una ricorrenza che segna il compimento di un prolungato e fedele cammino di vita consacrata. Una vocazione vissuta nella continua dedizione per il bene delle anime, da parte di questa loro consorella appartenente all’Ordine delle “Sorelle povere di Santa Chiara” e seguace di Santa Eustochia Smeralda.

Il rito di ringraziamento per questa significativa ricorrenza trentennale di Professione religiosa, si è svolto nella chiesa di Montevergine, in una atmosfera di intima e fraterna spiritualità, che ha visto la comunità delle clarisse stringersi in un abbraccio affettuoso alla festeggiata, insieme ai parenti, agli amici e a un nutrito numero di fedeli.”.

Celebrazione che è coincisa felicemente con la Festività di un’altra, antica e significativa consacrazione, avvenuta secoli fa, da parte della Fondatrice Chiara d’Assisi alla Porziuncola. Pertanto, tengono ad esprimere le Clarisse, “Grande è stata la gioia che ha dilatato i nostri cuori, resa ancor più intensa per la calorosa partecipazione di numerosi fedeli a questa importante commemorazione”.

Dopo la preghiera dei Primi Vespri della B. V. Maria degli Angeli, guidata da Padre Salvatore Alessandrà, cappellano della casa circondariale di Messina, ha avuto luogo la Celebrazione Eucaristica, presieduta da mons. Pietro Aliquò, cappellano del Monastero, durante la quale Sr. Chiara Francesca Menniti ha rinnovato i Voti religiosi, attorniata affettuosamente dalle consorelle, dai familiari e da tutti i presenti.

“Nell’omelia – comunicano le Clarisse –  il celebrante ha invitato tutti a fare memoria delle ragioni del nostro “Alleluia”, nel giorno in cui la nostra cara sorella ha rinnovato il suo ‘sì’ al Signore”. “Uso tre parolecorona, anello e fedeltà”, ha detto Aliquò,  riferendosi ai momenti simbolici più significativi del rito, “e a queste ne aggiungo un’altra: gioia! Gioia è infatti la parola che esprime più di tutte il senso di questo giorno: il Signore ci chiama, ci ama, ci perdona. Auguriamo ogni bene spirituale alla nostra carissima sorella, perchè la sua consacrazione porti frutti di salvezza per la nostra Arcidiocesi, la Chiesa universale e l’umanità tutta”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Redazione da comunicazione clarisse

 

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