Festa della Divina Misericordia: culto e diffusione della preghiera per la salvezza delle anime

Redazione1
di Redazione1 Aprile 6, 2024 23:30

Festa della Divina Misericordia: culto e diffusione della preghiera per la salvezza delle anime

Nel profetico ottavo giorno dopo Pasqua, domenica 7 aprile ricorre la celebrazione della Divina Misericordia. Festa istituita nella diocesi di Cracovia già dal 1985 e per la Chiesa universale da papa Giovanni Paolo II nel 2000, anno del Grande Giubileo del Nuovo Millennio e della canonizzazione di suor Faustina Kowalska. E’ stata l’umile veggente a raccontare nel suo Diario di aver ricevuto da Gesù, nel corso di 14 visioni avute nel 1931, in una Europa agitata da venti di guerra e totalitarismi, la richiesta dell’istituzione di questa Festa e l’indicazione della sua precisa collocazione, nel calendario liturgico, proprio nella Domenica dell’ottava.

La novena della Divina Misericordia inizia, secondo quanto rivelato a Faustina, sempre il Venerdì Santo; sicché in questa festa, che cade l’ottavo giorno, si manifesta la pienezza della Redenzione, espressione potente della Misericordia di Dio.

Dalla pubblicazione della seconda enciclica del pontificato di Giovanni Paolo II, la “Dives in misericordia” del ’30/11/1980, a cui fece seguito prima la beatificazione, il 18/04/1993, e poi la canonizzazione, il 30/04/2000, della suora polacca Maria Faustina Kowalska, con l’estensione a tutta la Chiesa della celebrazione della festa della Divina Misericordia, la seconda domenica di Pasqua, il culto all’Amore misericordioso ha avuto un’incredibile ripercussione sui fedeli. Pertanto, l’icona di Gesù con due raggi, uno rosso e l’altro pallido, che scaturiscono dal suo petto, secondo la visione avuta dalla santa, ha avuto una notevole diffusione.

Il versetto di Giovanni evangelista sul costato trafitto di Gesù da cui «scaturì sangue e acqua» (Gv 19,34) ha sempre destato fin dall’antichità cristiana delle profonde risonanze nella Tradizione: all’inizio nei Padri della chiesa, poi più specialmente nella teologia e nella spiritualità del Cuore di Cristo dal Medioevo e ora, in epoca contemporanea, nella teologia e nella spiritualità dell’Amore misericordioso.

Nella visione che santa Faustina ebbe il 22 febbraio 1931 nella cella del convento di Płock. “La sera, stando nella mia cella vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca – scrisse sul suo Diario –: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. (…) Dopo un istante Gesù mi disse: ‘Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te!’”.

L’immagine rappresenta dunque il Salvatore risorto che porta agli uomini la pace con la remissione dei peccati a prezzo della sua Passione e morte in croce. I raggi del sangue e dell’acqua che scaturiscono dal cuore di Gesù trafitto dalla lancia e le cicatrici delle ferite della crocifissione richiamano gli avvenimenti del Venerdì Santo.

Gesù ha definito con molta chiarezza tre promesse legate alla venerazione dell’immagine: la salvezza eterna, la vittoria sui nemici della salvezza e grandi progressi sulla via della perfezione cristiana, la grazia di una morte felice.

Le forme del culto alla Divina Misericordia, secondo la missione affidata a Suor Maria Faustina: avvicinare e proclamare al mondo la verità rivelata nella Sacra Scrittura sulla Misericordia di Dio per ogni uomo :

Implorare la Misericordia Divina per tutto il mondo, soprattutto per i peccatori, in particolar modo con le nuove forme di culto della

 

Divina Misericordia indicate da Gesù:

Venerazione dell’immagine di Cristo con la scritta: Gesù confido in Te;

La festa della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua;

La coroncina della Divina Misericordia;

La preghiera nell’ora della Divina Misericordia (ore 15).

A queste forme di culto e anche alla diffusione dell’adorazione della Misericordia il Signore allegava grandi promesse a condizione dell’affidamento a Dio e della prassi dell’amore attivo per il prossimo.

Nel terzo modo di adorare la Divina Misericordia che si esprime, secondo l’intenzione di Gesù, per mezzo della preghiera della Coroncina alla Divina Misericordia, (dettata da Lui Stesso a suor Faustina a Vilnius il 13-14 settembre1935 come preghiera per placare l’ira di Dio), noi offriamo al Padre Eterno tutta la persona di Gesù, cioè la sua personalità divina e tutta la sua umanità che comprende corpo, sangue e anima.

Gesù ha detto a suor Faustina: “Con questa Coroncina otterrai qualsiasi grazia, se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà. La Mia Misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell’ora della morte le anime che reciteranno questa Coroncina”.

Il 17 agosto 2002, a Cracovia, San Giovanni Paolo II, convinto promotore di questo culto, affidò alla Divina Misericordia le sorti del mondo con questa bellissima preghiera:

“Dio, Padre misericordioso,

che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio tuo Gesù Cristo,

e l’hai riversato su di noi nello Spirito Santo, Consolatore,

Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo.

Chinati su di noi peccatori,

risana la nostra debolezza,

sconfiggi ogni male,

fa’ che tutti gli abitanti della terra

sperimentino la tua misericordia,

affinché in Te, Dio Uno e Trino,

trovino sempre la fonte della speranza.

Eterno Padre,

per la dolorosa Passione e la Risurrezione del tuo Figlio,

abbi misericordia di noi e del mondo intero!”

Amen

 

 

 

 

 

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