A Lisbona per la GMG i giovani italiani saranno 65mila, Casa Italia pronta a riceverli

Redazione1
di Redazione1 Luglio 30, 2023 22:08

A Lisbona per la GMG i giovani italiani saranno 65mila, Casa Italia pronta a riceverli

I ragazzi italiani in partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona 2023, in programma dall’1 al 6 agosto, saranno 65mila. Ne dà notizia un comunicato CEI. Ad accompagnarli 106 Vescovi insieme a sacerdoti, religiose e religiosi, educatori e animatori. Nella capitale portoghese, la delegazione azzurra – che vede rappresentate 180 Diocesi – avrà come punto di riferimento “Casa Italia”, “un luogo dove trovare informazioni e materiali, risolvere problemi, oltre che per incontrarsi, stare insieme e condividere esperienze, anche con chi è rimasto a casa o sui social grazie al wifi gratuito”, spiega una nota. Presente anche lo staff dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI che racconterà la Gmg sul sito https://gmg.chiesacattolica.it/ e supporterà giornalisti e operatori dei media italiani inviati a Lisbona.

Quest’anno, in occasione della XXXVII GMG a Lisbona, Casa Italia avrà luogo in una scuola gestita dalla Suore di Santa Dorotea della Frassinetti in rua Artilharia. A “Casa Italia” – che sarà ben riconoscibile grazie agli allestimenti ideati e realizzati dagli studenti dell’Accademia di arti grafiche del Patronato San Vincenzo di Bergamo – saranno operativi la segreteria del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile che offrirà assistenza agli accompagnatori e ai responsabili dei gruppi, un ufficio dell’Ambasciata in caso qualcuno avesse problemi con i documenti, e un presidio medico”.

“L’accoglienza sarà garantita da una trentina di volontari, provenienti da tutta Italia”, spiega ancora la nota informativa. Ad inaugurare il “quartier generale tricolore” a Lisbona sarà Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, domenica 30 luglio alle 12.

I primi giovani italiani sono già atterrati a Lisbona e noi siamo andati proprio a Casa Italia per parlare con don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei.

Storicamente i pellegrini italiani sono sempre stati un gruppo molto numeroso, spiega don Falabretti, e ovviamente non possiamo muoverci dall’Italia senza avere un punto di riferimento. Le prime esperienze in Casa Italia risalgono a Roma (2000) e Polonia (2005), ed era solo un punto di riferimento per chi aveva bisogno di risolvere problemi burocratici. Tutt’ora Casa Italia ha questa funzione di fare da tramite con il comune, ma nel tempo, abbiamo deciso di aprire la Casa per accogliere anche i giovani. Come punto di riferimento offre anche alcuni servizi e tra questi c’è la possibilità di sedersi, di stare all’ombra, ma soprattutto offre l’opportunità di incontrarsi tra giovani, ragazzi e ragazze di diverse diocesi, mentre i loro responsabili si recano nella segreteria per sistemare i documenti.

Ecco altri dettagli importanti. Riguardo al programma ufficiale della Gmg, i ragazzi italiani parteciperanno dal 2 al 4 agosto alle catechesi che saranno tenute dai Vescovi nei luoghi di alloggio dei pellegrini. Il 2 agosto, alle 20 il Passeio Maritimo de Algés ospiterà la Festa degli italiani, un momento di condivisione.

“Il coinvolgimento delle Diocesi, che da mesi si preparano a questo appuntamento, e la grande partecipazione dei ragazzi – sottolinea alla CEI don Michele Falabretti – raccontano di una Chiesa viva e più giovane di quanto immaginiamo. Quella di Lisbona sarà un’esperienza particolare per diversi motivi: innanzitutto, la generazione che vi prende parte, per questioni anagrafiche, non ha mai vissuto qualcosa di simile ma viene dalla sofferenza della pandemia; inoltre, è la prima volta che l’incontro mondiale dei giovani si svolge in un Continente in cui è in atto una guerra.

Ogni Gmg è un grande laboratorio: culture, lingue, provenienze diverse aprono il cuore alla comprensione dell’esistenza stessa. Questa edizione, in particolare, servirà anche a rigenerare la fiducia negli altri, la consapevolezza che dipendiamo gli uni dagli altri, che abbiamo bisogno di riconoscere nell’altro un fratello e che vale la pena mettersi in gioco. E di farlo, come ci ha ricordato Papa Francesco, con quella mistica del cammino che è sempre vicino agli altri e non da soli”.

Circa il il messaggio che la Pastorale giovanile italiana vuole trasmettere ai giovani in questa GMG, “Un aspetto interessante della Pastorale Giovanile Italiana è che essa non promuove un unico messaggio univoco per tutti i giovani”. Questo perché i cammini e le esperienze che porteranno i giovani alla loro crescita spirituale e personale sono influenzati dalle tradizioni e dalle peculiarità delle diverse diocesi e territori. Questa diversità di approcci è diventata una ricchezza per la Pastorale Giovanile Italiana, consentendo ai giovani di incontrare il messaggio cristiano in modi unici e significativi per ciascuno di loro.

L’Ufficio nazionale della Pastorale Giovanile Italiana ha comunque svolto un ruolo fondamentale nel fornire spunti e linee guida per le iniziative a livello locale. Ha basato i suoi interventi su temi profondi, come il messaggio del Papa, il Vangelo della Visitazione e la figura di Maria, cercando di collegarli alle esperienze dei giovani. Inoltre, sono stati dati spunti ispirati dalla città di Lisbona e dal tema del pellegrinaggio, un modo per rafforzare la consapevolezza che la vita è un viaggio e un cammino verso la maturità spirituale.

 

 

 

 

Redazione da Ag. di inf.

 

 

 

 

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di Redazione1 Luglio 30, 2023 22:08

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