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Messina – Auguri alla Città, l’Arcivescovo: “Il Santo Natale sia un’occasione per annunciare la forza della speranza”
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L’Arcivescovo, mons. Giovanni Accolla, nell’incontro con la Stampa per gli auguri di Natale alla Città: “Ritorniamo a contemplare il mistero del Dio fatto uomo per ridare senso e dignità alla nostra umanità”. Nel suo messaggio augurale ai messinesi, Accolla mette in particolare risalto saper trarre da Gesù, che ci viene a visitare e a incoraggiare, il dono della speranza e dell’impegno di responsabilità.
“Carissimi fratelli e sorelle, siamo giunti quasi alla fine del 2021 e ancora non siamo usciti dall’incubo della pandemia del Covid 19. Il Natale arriva con questa preoccupazione, è l’amara riflessione del presule. A Gesù che si è fatto uomo nascendo in mezzo a noi, è l’esortazione, apriamo il cuore per accoglierlo, e accogliendo Lui, il Figlio di Dio, lasciamoci interrogare dal dono della Sua presenza”.
Nel momento difficile che si sta attraversando, il richiamo di Accolla è rivolto ad affrontare le difficoltà con spirito di fiducia e volontà di superamento: “Nel rispetto delle varie sensibilità, delle valutazioni e delle norme che disciplinano la vita sociale, ci rendiamo conto che il limite della fragilità e della vulnerabilità va superato”.
“La venuta di Gesù nel mondo è fonte di speranza per l’uomo, è l’incoraggiamento dell’Arcivescovo. Il Dio che si è fatto uomo, ha abbracciato la nostra umanità perché l’uomo, da Lui visitato, abbracciasse e vivesse della Sua divinità, e si adoperasse a trasformare i sogni da utopie in realtà; ma per realizzare ciò è necessario l’impegno, lo zelo e la partecipazione di tutti e di ognuno”.
“E’ urgente non autogiustificarsi, è la calorosa esortazione del Pastore, ma rendersi responsabili, con gioia, della vita di ogni fratello di qualsiasi età, religione, razza o stato sociale. Il Santo Natale diventa così un’occasione per annunciare contro la cultura della paura la forza della speranza, contro la cultura dell’indifferenza quella della prossimità, contro la cultura dello strapotere quella del servizio, contro la cultura della deresponsabilizzazione quella delle proprie responsabilità e contro la cultura della morte l’annuncio profetico della cultura della vita”.
A.M.