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190° delle apparizioni a S. Caterina Labouré, il Papa benedirà la medaglia miracolosa
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La Madonna, il 27 novembre del 1830, mostrò all’allora novizia Figlia della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, il disegno di una medaglia con su scritto “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi”, poi portata da milioni di fedeli.
Papa Francesco benedirà la Sacra effigie della Beata Vergine Maria Immacolata della Medaglia Miracolosa mercoledì 11 novembre in Vaticano, alla presenza del Superiore Generale della Congregazione della Missione, Padre Tomaž Mavrič, e di una piccola delegazione che organizza il Pellegrinaggio di Maria, che visita le Comunità in Italia in occasione del 190° anniversario delle apparizioni a Santa Caterina Labouré (AciStampa).
Nella difficile situazione che il mondo intero sta vivendo a causa della pandemia da Covid-19, in una società segnata da forti tensioni in ogni continente, i figli spirituali di San Vincenzo de’ Paoli iniziano, con il pellegrinaggio mariano, un percorso di annuncio dell’amore misericordioso di Dio.
Era la notte tra il 18 e il 19 luglio 1830 quando Caterina Labouré, una giovane Figlia della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, vide la Santa Vergine con cui ebbe un lungo incontro. Tra le parole della Santa Vergine: “I tempi sono molto tristi. Disgrazie verranno ad abbattersi sulla Francia. Il mondo intero sarà sconvolto da calamità di ogni genere. Ma tu vieni ai piedi di questo altare, qui le grazie saranno sparse su tutte le persone che le chiederanno con confidenza e fervore… ho sempre vegliato su di voi”.
Ancora il 27 novembre 1830 Caterina Labouré vide la Santa Vergine con un piccolo globo (che rappresenta l’umanità) tra le mani; ne contemplò la bellezza e accolse la missione di far coniare una Medaglia: “Le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie!”.
Oggi il mondo è profondamente inquieto. La povertà dilaga, ulteriormente accentuata dalla pandemia, e proprio il prossimo 15 novembre vivremo la IV Giornata Mondiale dei Poveri, sul tema: “Tendi la tua mano al povero”.
Papa Francesco nel messaggio per tale giornata scrive: “Questo momento che stiamo vivendo ha messo in crisi tante certezze. Ci sentiamo più poveri e più deboli perché abbiamo sperimentato il senso del limite e la restrizione della libertà. La perdita del lavoro, degli affetti più cari, come la mancanza delle consuete relazioni interpersonali hanno di colpo spalancato orizzonti che non eravamo più abituati a osservare. Le nostre ricchezze spirituali e materiali sono state messe in discussione e abbiamo scoperto di avere paura. Chiusi nel silenzio delle nostre case, abbiamo riscoperto quanto sia importante la semplicità e il tenere gli occhi fissi sull’essenziale. Abbiamo maturato l’esigenza di una nuova fraternità, capace di aiuto reciproco e di stima vicendevole”.
I Vincenziani, fedeli alla Parola di Dio e ispirati dal proprio plurisecolare carisma che li chiama a servire Dio nei poveri, con l’iniziativa di Maria Pellegrina desiderano ricordare che ancora oggi la Santa Vergine ci invita ai piedi dell’altare.
Nel messaggio per il Festival Vocazionale Missionario, il Superiore Generale Padre Mavrič ricorda la frase di San Vincenzo su cui la Congregazione della Missione ha recentemente riflettuto: “La nostra vocazione non è quella di andare in una sola parrocchia, non solo in una diocesi, ma in tutto il mondo” (CCD:XII:215) e conclude: “Spero che queste parole di San Vincenzo ci aiutino a rivitalizzare la nostra vocazione fondamentale di missionari e a farlo nella prospettiva della nostra universalità e internazionalità”.
La Vergine della Medaglia Miracolosa continua ancora oggi, dopo 190 anni, a vegliare sull’umanità intera e viene pellegrina a visitare e incontrare le Comunità ecclesiali sparse per l’Italia compiendo così la promessa d’amore contenuta nel suo Messaggio: “Io stessa sarò sempre con voi … abbiate fiducia … non scoraggiatevi”.
Redazione da Ag. di i.