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Limitazioni da Covid-19, l’offerta del cero votivo a S. Eustochia quest’anno si celebrerà a Montevergine
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Tra circa un mese, il 22 agosto, si rinnoverà il tradizionale e solenne rito dell’offerta del cero votivo a Santa Eustochia Smeralda, insieme all’atto di affidamento che la città ogni anno compie fiduciosa verso la propria Copatrona per implorarne la protezione. Ma questa volta la celebrazione con cui i messinesi mantengono l’impegno annuale, in osservanza all’antico decreto del 2 luglio 1777 emanato dal Senato messinese, che ogni 22 agosto dispone “di rendere omaggio alla Santa visitando il sacro tempio a lei dedicato e offrendo 38 libbre di cera lavorate”, avrà diverso luogo e modo di svolgimento, di cui le Clarisse intendono dare notizia per tempo.
Come ben sappiamo, in conseguenza delle limitazioni da Covid-19 che ancora sono imposte a tutela della salute di tutti, cercando di evitare strappi o scorciatoie che la Chiesa ha condiviso, certo con sofferenza, quest’anno la suddetta significativa celebrazione subisce un notevole ridimensionamento. Nell’ottica di responsabilità richiesta perché non si abbassi la guardia a tutela soprattutto dei più esposti, e mantenendo le misure sanitarie prescritte (mascherine, distanziamento sociale, accorgimenti di sanificazione e igienizzazione), in conformità alle norme che regolano le celebrazioni liturgiche, quest’anno la cerimonia del cero votivo non avrà luogo nell’atrio del Monte di Pietà, ma si svolgerà nella chiesa di Montevergine.
Le autorità cittadine che presenzieranno alla celebrazione saranno rappresentate soltanto dal prefetto Maria Carmela Librizzi, dal sindaco Cateno De Luca.Il cero votivo che sarà offerto alla Santa a nome della città dal sindaco, a rinnovamento dei voti dei messinesi e di quelli dei loro padri, non avrà la veste di opera lavorata artisticamente ma di semplice cero rituale. Sarà omessa la presenza della corale che solitamente anima la cerimonia.
Le messe, nella giornata del 22 agosto, saranno celebrate alle ore 7,30, alle 10,30 e, a conclusione, alle ore 19,00, si svolgerà la celebraziones solenne che sarà presieduta dal Vescovo ausiliare mons. Cesare Di Pietro.
Così, in forma ridimensionata, si perpetuerà ancora una volta un tradizionale rito cittadino di grande valore religioso che, quale significativo ponte spirituale tra passato e presente, è divenuto ormai un appuntamento inderogabile. Un evento rituale collegato ad una memoria storica secolare che ha nelle Clarisse di Montevergine, appartenenti all’Ordine francescano delle “Sorelle povere di Santa Chiara” e operanti nell’antico monastero fondato da Eustochia Calafato, uno dei principali presidi di spiritualità messinese da cui trae vigore l’identità culturale di Messina, città mariana dai primordi del cristianesimo e Terra di Santi.
A. Majolino