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Messina “Terra di santi” – Prodigiosa intercessione di S. Eustochia con soluzione di grave problema di maternità
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Non sono pochi coloro che nei momenti difficili della loro vita, pregano per ottenere la grazia dell’aiuto divino; e che, al fine di dare un valido sostegno alla loro preghiera, invocano con fiducia l’intercessione del santo di cui sono devoti. Certamente sono tanti coloro che, per tali speciali preghiere, ricevono il beneficio dei favori celesti. Ma succede anche che non tutti quelli a cui viene concessa la grazia tanto desiderata, ne danno notizia così da lasciarne il ricordo da conservare, a disposizione di tutti, come testimonianza veritiera e duratura. Accade così per le tante grazie che sono state ottenute per l’intercessione di Santa Eustochia, di cui abbiamo già pubblicato diverse tra quelle che sono custodite dalle clarisse del monastero di Montevergine.
Esponiamo qui, adesso, una di queste grazie, ottenute per intercessione di Eustochia a favore di una donna che la invoca per un grave problema di maternità. Un evento che dimostra come la Santa sia solerte dispensatrice di aiuto celeste, sostenendo amorevolmente la devota, nelle diverse fasi della sofferenza che l’ha afflitta; in modo da farle ottenere non solo il dono della guarigione, ma anche la gioia di avere la figlia tanto desiderata.
Nel raccontare la commovente vicenda, la signora Giusy Tricarico afferma: “già nel 1988, mi fu diagnosticato ‘utero antiverso fibromatoso e formazione cistica a sinistra’. Tutti gli specialisti consultati mi consigliarono l’asportazione dell’utero per scongiurare la degenerazione in tumore maligno. Successivamente uno degli specialisti ritenne, pur confermando la diagnosi, di non voler procedere all’intervento. Nell’aprile del 1998, a 41 anni, scoprii di essere in stato gravidico. Dopo i primi momenti di incredulità, accettai con grande gioia e fede quella gravidanza miracolosa.
Mi affidai interamente a S. Eustochia, superando anche i timori, legati all’età, di probabili malformazioni del feto e non mi sottoposi ad amniocentesi. Al momento del parto esplose una gestosi, la pressione sanguigna raggiunse valori altissimi, quindi fu d’obbligo un parto cesareo di estrema urgenza.
L’anestesia epidurale mi consentiva di sentire i medici che dicevano: la stiamo perdendo! Ma S. Eustochia non lo ha permesso. Anche se parto e puerperio sono stati un piccolo calvario, io non finirò mai di manifestare la mia gratitudine alla Santa, mediante la cui intercessione il buon Dio mi ha regalato una stupenda bambina. Ai controlli successivi, il mio utero è risultato assolutamente normale sia come posizione che come morfologia e la cisti ovarica si è completamente riassorbita”.
Redazione