Madonna di Lourdes, “un messaggio sempre attuale, che capovolge i criteri del mondo”

Redazione1
di Redazione1 Febbraio 10, 2024 00:11

Madonna di Lourdes, “un messaggio sempre attuale, che capovolge i criteri del mondo”

Con la celebrazione della Beata Maria Vergine di Lourdes, domenica 11 febbraio, si ricordano le apparizioni mariane più famose della storia. Esse avvennero nel 1858 ed ebbero come protagonista una pastorella di quattordici anni di nome Bernadette Soubirous. Una ragazza gentile, delicata, cagionevole di salute, cresciuta in una famiglia poverissima, la quale, al tempo delle apparizioni, abitava in un luogo molto umido e malsano.

Ciò che avvenne a Lourdes lo conosciamo dalle dettagliate deposizioni che Bernadette dovette fare dinanzi alla Commissione Diocesana incaricata di esaminare i fatti. Tutto ebbe inizio giovedì 11 febbraio 1858, quando la ragazza si recò a raccogliere legna secca nel greto del fiume Gave, insieme ad una sorella e ad una loro amica. Il gruppetto, costeggiando la riva del fiume, giunse dinanzi ad una grotta, dove in una cavità della rupe apparve la Madonna, visibile soltanto alla giovane pastorella. La Vergine era biancovestita, col capo coperto da un velo scendente sulle spalle, i fianchi cinti da una fascia azzurra, i piedi nudi, baciati da rose olezzanti, un volto celestiale. «Era la più bella fra tutte le donne».

Si sa anche che cosa abbia detto la Vergine a Bernardette in occasione di alcune sue apparizioni, compresa l’ormai famosa espressione, nel gergo dialettale, riferita dalla giovane veggente: “Io sono l’Immacolata Concezione” (25 marzo 1858). Parole di cui Bernardette dirà di non sapere né il significato, né tanto meno l’importanza. Dichiarazione che veniva così a confermare il dogma del concepimento immacolato di Maria promulgato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854 (quattro anni prima).

La Vergine apparve per ben diciotto volte a Bernadette, le indicò il punto in cui scavare con le mani per trovare quella che si rivelerà una sorgente d’acqua, al contatto con la quale sarebbero scaturiti molti miracoli. Le raccomandò anche di andare a dire ai sacerdoti di costruire una chiesa sul luogo delle apparizioni, dove poi fu eretta una grande chiesa così come la Vergine aveva richiesto.

La Madonna promise a Bernadette la felicità, ma non in questo mondo. A Nevers la veggente visse da religiosa il messaggio di penitenza e di preghiera che aveva ricevuto alla grotta. Morì santamente il 16 aprile 1878, all’età di trentatré anni; età significativa visto le enormi sofferenze che contrassegnarono la sua vita. Fu beatificata nel 1925 e canonizzata nel 1933.

Sono tanti e straordinari gli effetti che scaturirono da quelle apparizioni. “Una rivoluzione di Dio che capovolge il mondo”. Parole espresse da mons. Jacques Perrier, nel corso del Giubileo per il 150° anniversario delle apparizioni mariane.

Il miracolo di Lourdes? “Un evento portentoso che capovolge i criteri del mondo, ancora mons. Perrier. È un luogo dove non ci sono porte. Tutti possono entrare. Ma il posto in prima fila lo avranno sempre gli ammalati, i disabili, i poveri, le persone emarginate e sole, i piccoli secondo i criteri del mondo. È questo anche il senso del giubileo. Spero si comprenda l’importanza che l’11 febbraio continuerà ad avere per ogni persona e non solo per chi viene a Lourdes o vive sulla propria carne l’esperienza del dolore”.

L’obiettivo unico è ben chiaro: la conversione. “In una società che schiaccia il sacro, gli uomini trovano nei santuari spazi di vita e speranza”. La concessione dell’indulgenza plenaria disposta dal Papa rende ancora più evidente il senso del pellegrinaggio a Lourdes in questo e in tutti gli anni a venire.

La conversione del cuore è il vero miracolo. Non si devono però neppure dimenticare le guarigioni fisiche. Come è noto, la Chiesa ne ha riconosciute finora circa 67 su oltre settemila segnalazioni. Al di là dei numeri, è evidente che Lourdes resti un mistero nonostante studi e indagini. Qui le persone ammalate non pregano solo per se stesse, ma anche per i loro vicini di fila, sconosciuti fino a un attimo prima. A Lourdes si vivono esperienze di amicizia vera, di fede, solidarietà. Qui tante persone disperate ritornano a casa con il pieno di speranza, di vita. Scoprono di non essere sole, già quando fanno il viaggio in treno.

 

 

 

 

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