Bari – Veglia di preghiera, card Zuppi: “imploriamo il dono della pace in Ucraina”

Redazione1
di Redazione1 Dicembre 23, 2022 00:01

Bari – Veglia di preghiera, card Zuppi: “imploriamo il dono della pace in Ucraina”

Nella veglia di preghiera per la pace in Ucraina, che si è solta a Bari nella Basilica di san Nicola, presieduta dal Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo metropolita di Bologna e Presidente della CEI, sono state chiare e perentorie le parole del porporato. “San Nicola non può giustificare e benedire il fratello che alza le mani contro suo fratello e con lui imploriamo il dono della pace”

“Viviamo giorni difficili – sottolinea il card. Zuppi – e li affrontiamo  con sentimenti contrastanti, perché le paure e l’angoscia causate dalla guerra, dalle guerre, rischiano di offuscare la luce del Natale. Per questo, vogliamo pregare, insieme, per invocare il dono della pace nel cuore di ciascuno e sull’umanità intera; per ritrovare, in quel Bambino che nasce, la tenerezza che permette di scorgere nell’altro un fratello e una sorella e la forza per spezzare le catene del male che imprigionano il mondo.

Chiediamo l’intercessione di San Nicola, uomo di pace e di comunione, perché chi regge le sorti delle nazioni sappia anteporre l’amore all’odio, il bene comune agli interessi particolari, il dialogo al rumore delle armi”.

Bari, ha ricordato il cardinale, è “città ponte di dialogo e porta di accoglienza, che in diverse occasioni è stata teatro di iniziative per la pace, nel Mediterraneo e in Medio Oriente. Papa Francesco ha voluto lanciare da questa città un forte appello perché tutti possano superare la logica dello scontro, dell’odio e della vendetta per riscoprirsi fratelli, figli di un solo Padre, che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi. Con Papa Francesco, ribadiamo il nostro impegno a camminare, pregare e lavorare affinché all’ostentazione di minacciosi segni di potere subentri il potere di segni speranzosi”.

Pensando all’imminenza del Natale, l’Arcivescovo di Bologna ha invitato a guardare al Bambino di Betlemme come “segno della speranza, la luce che rischiara le tenebre dell’egoismo, della violenza e della guerra. Di tutte le guerre. La pace comincia nel cuore di ciascuno; comincia da me, da te, da noi, fino ad arrivare alle sfere della politica e della diplomazia”.

“Una guerra tra cristiani umilia e scandalizza, offende il nostro unico e comune maestro che la spada ordina di rimetterla nel fodero, ricordando che chi di spada ferisce di spada perisce e che la violenza segna la vita della vittima e dell’assassino, sempre”. Questo il grido d’allarme  lanciato dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nell’omelia della Veglia di preghiera promossa dalla Cei e dall’arcidiocesi di Bari-Bitonto per la pace in Ucraina.

Smettiamo combattimenti che portano solo alla distruzione! La pace non è un sogno è l’unica via per vivere! È la scelta, non una scelta. E la pace diventa preghiera, sofferta, per certi versi drammatica invocazione”. “Ma la pace è solidarietà, scelta concreta di aiutare chi è colpito, perché la guerra vergognosamente e senza nessuna pietà distrugge tutto, perfino gli ospedali, le scuole e la guerra uccide di freddo, di malattie non curate, di disperazione”, ha proseguito Zuppi: “Non smettiamo di aiutare, accogliere, mandare quello che serve per difendere la vita, di sognare che le spade si trasformino in vomeri”.

“Invocare la pace non è il facile e comodo atteggiamento di chi si disimpegna dinanzi alla storia, ma l’atto più rivoluzionario che la storia possa conoscere, poiché richiede il coraggio di disarmare i cuori da ogni forma di orgoglio e ricercare quella fraternità necessaria per costruire una umanità rinnovata”, afferma mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, ricordando che la veglia di preghiera vuol essere “uno spazio di grazia cui sono unite le altre diocesi italiane così da essere momento forte per elevare la nostra supplica al Signore, per intercessione di San Nicola, il vittorioso”.

 

 

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