- Messina “Terra di Santi”. I segni prodigiosi della Santa promotrice di grazie consolanti
- Giornata della Divina Misericordia; la preghiera salvifica rivelata a Suor. Faustina Kowalska
- Messina – Centenario della Fondazione della Basilica S. Antonio, apertura dell’Anno Giubilare
- Cristiani perseguitati: in Nigeria e in Siria, Pasqua sotto la minaccia dei terroristi
- Sabato Santo: “nell’Ora della Madre, ai piedi di Maria unita al Figlio nel dolore e nell’offerta”
- Nel ricordo del grande Papa, Giovanni Paolo II: “Vincere è sfruttare bene i talenti che Dio ci ha dato”
Covid19, il Cardinale Bassetti dimesso dall’ospedale di Perugia, la convalescenza al Policlinico di Roma
Articoli collegati
- MESSINA – Mons. Giovanni Accolla è il nuovo Arcivescovo di Messina
- MESSINA – Chiesa di Montevergine, 2° concerto di musica sacra in onore di S. Eustochia Smeralda nel 30° anniversario della sua canonizzazione
- ROMA – Celebrazioni per La Ricorrenza Del 150° anniversario della nascita dell’Azione Cattolica Italiana
Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia e Presidente della CEI, sta molto meglio ed è stato dimesso dall’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia dove era stato ricoverato dal 31 ottobre, e poi trasferito in terapia intensiva dal 2 al 13 novembre. Ora il porporato prosegue la convalescenza al Policlinico Gemelli di Roma dove è ricoverato da giovedì scorso, ed è negativo al tampone. Ne ha dato notizia una nota della CEI (AciStampa).
“In questi giorni che mi hanno visto attraversare la sofferenza del contagio da Covid-19 – scrive il porporato in un messaggio di ringraziamento a tutto il personale del nosocomio – ho potuto toccare con mano l’umanità, la competenza, la cura poste ogni giorno in essere, con instancabile sollecitudine, da tutto il personale, sanitario e non. Medici, infermieri, Oss, amministrativi: ciascuno di loro si impegna nel proprio ambito per assicurare la migliore accoglienza, cura, accompagnamento per ogni paziente, riconosciuto nella sua vulnerabilità di persona malata e mai abbandonato all’angoscia e al dolore”.
“Li ringrazio e li porto tutti nel cuore – aggiunge il Cardinale – perché con la loro opera instancabile si prodigano per salvare quante più vite possibili, impresa tanto più difficile in questo tempo flagellato dalla pandemia. Non mancheranno nelle mie preghiere. Porto con me nel ricordo e nella preghiera anche tutti i ricoverati che ancora sono nel momento della prova. Vi lascio con un’esortazione di conforto: restiamo uniti nella speranza e nell’amore di Dio, il Signore non ci abbandona mai e, nella sofferenza, ci tiene tra le Sue braccia”.
Redazione da Ag. di i.