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Messina “Terra di santi”. Sorprendente testimonianza di grazia ricevuta, per intercessione anticipatrice di una santa premurosa
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Siamo convinti che il grande patrimonio tradizionale, storico e spirituale di Messina, sia un valido fondamento identitario su cui fare leva per approfondire consapevolezza delle radici, sviluppare potenzialità sociali ed evidenziare i preziosi valori che contraddistinguono la nostra comunità. Crediamo anche che mettere in risalto la memoria dei luoghi sacri della nostra città, le diverse grandi figure dei santi che ne fanno parte, insieme allo stuolo di altri personaggi già avviati nell’iter di canonizzazione, concorra a ridestare e rinvigorire la nostra identità collettiva.
Infatti, considerando che dal punto di vista antropologico l’identità di una comunità si identifica con la sua cultura, e questa ha fra le sue componenti principali la religiosità, possiamo ben dire che Messina, di fatto una privilegiata “Terra di santi”, possieda un patrimonio culturale di notevole entità che ben si accorda con lo spirito identitario della Sicilia.
Ora, sulla base di queste premesse, troviamo interessante spigolare nella segreta dimensione delle relazioni mistiche, che mediante l’intervento dei santi intercorrono tra l’uomo bisognoso di aiuto e la Divinità soccorritrice. In particolare, intendiamo evidenziare avvenimenti che sanno di miracoloso: grazie particolari, donazioni mistiche, propiziate dall’intercessione della santa messinese, Eustochia Smeralda Calafato, Fondatrice del monastero di Montevergine, di cui hanno dato testimonianza le persone beneficiate con il loro grato e commosso riconoscimento.
Segnalazioni che ne hanno messo in evidenza lo straordinario carisma di soccorritrice premurosa e comunicativa, che risponde con sollecitudine a chi l’invoca mediante i favori celesti da lei ottenuti, accompagnandoli con segni straordinari, come odori particolari, apparizioni in sogno ed altri fenomeni sorprendenti. Così come si evince dalla testimonianza di una grazia ricevuta per intercessione di S. Eustochia di cui esponiamo i particolari, e da cui risalta la commovente sollecitudine anticipatrice che la Santa manifesta nel proporre aiuto anche a chi ancora non la conosce, manifestandosi amorevolmente prima in sogno e poi attraverso un soave profumo. Evento che l’interessata, signora Gaetana Insolera, così ci racconta.
“Avendo scoperto un nodulo al seno sinistro, cominciarono le mie peregrinazioni da un luminare della medicina all’altro. Tutti sentenziavano: ‘bisogna asportare il nodulo e analizzarlo’.
Durante una delle mie notti, generalmente insonni, all’improvviso mi addormentai e sognai di essere in una chiesa a pregare. C’erano tante altre persone e una suora cercava chi calzasse un particolare paio di scarpe, perché avrebbe dovuto recarsi sull’altare. Io, sicura di non essere la persona prescelta, mi ritrovai, invece, sollecitata dalla suddetta suora, ad andare all’altare della Santa Vergine per chiedere la grazia. Ero esterrefatta ed emozionata, mentre venivo colpita improvvisamente da una luce abbagliante, tanto da scoppiare in singhiozzi.
La suora mi incoraggiava, ma vedendo che non riuscivo a parlare, lo fece lei per me. Quando tutto fu tornato come prima, mi disse: ‘quando hai bisogno di me chiamami. Vienimi a trovare, il mio nome è Eustochia’. Al racconto che feci a mia figlia al risveglio, appresi che effettivamente questa suora miracolosa era venerata nel Monastero di Montevergine. Mi recai quindi a visitarla nella sua chiesa, e mentre pregavo fui colpita da un odore soavissimo che a sera risentii anche a casa, percepito anche dai miei familiari. Capimmo che stava accadendo qualcosa di straordinario. Infatti, l’indomani, quando mi recai per l’ennesimo controllo prima dell’intervento, grande fu lo stupore dei medici: tante palpazioni, insistenti, ma il nodulo era completamente scomparso”.
Anastasio Majolino