Terremoto in Sicilia. Si valutano i danni alle pendici dell’Etna. Mons. Raspanti (Acireale): “La casa è un’esigenza primaria”

Redazione1
di Redazione1 Gennaio 11, 2019 19:21

Terremoto in Sicilia. Si valutano i danni alle pendici dell’Etna. Mons. Raspanti (Acireale): “La casa è un’esigenza primaria”

Alla ripresa della quotidianità dopo il periodo festivo, il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, si sofferma a valutare lo stato delle cose nei luoghi colpiti dal sisma del 26 dicembre: Ci sono prima di tutto le persone, con le loro esigenze e le loro difficoltà legate in primo luogo alla casa, e ci sono anche le difficoltà della Chiesa e dei parroci”.

“Dobbiamo fare i conti con grandi incertezze che, come è normale che sia, scoraggiano un po’ tutti. Per far fronte a questa situazione, ci si sta impegnando in una ricognizione dei danni più precisa e veloce possibile, che potrà aprire la via alla ricostruzione e alla ripresa”. Dopo le feste, quando la vita riprende i ritmi della quotidianità feriale, mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, fa il punto della situazione nelle zone ai piedi dell’Etna colpite dal sisma dello scorso 26 dicembre. “Ci sono prima di tutto le persone, con le loro esigenze e le loro difficoltà legate in primo luogo alla casa, e ci sono anche le difficoltà della Chiesa e dei parroci.

Per quanto riguarda le persone – dice mons. Raspanti -, la macchina della Protezione civile, pur con qualche piccolo disguido, funziona, ma non basta a frenare lo scoramento. Molte case sono rimaste in piedi, ma sono lesionate, anche gravemente”. C’è, dunque, ancora un forte disagio e, con la fine delle festività, cresce la voglia di far presto. “Le richieste di controllo degli immobili fioccano e le squadre, formate da Vigili del fuoco, Genio civile, Protezione civile e Comune, sono a un quinto rispetto alle richieste presentate. Non si sa quanto tempo sarà necessario e anche il dopo è incerto. Gli anziani e i pensionati riusciranno a ricostruire? E la ricostruzione – prosegue il presule – potrà avvenireneglistessi luoghi?”.

Le incognite sono tante e al disagio si aggiunge l’insicurezza. Il vescovo di Acireale racconta come “nella frazione di Aci Platani, la spaccatura lungo le strade e sulle case si è aperta 12 ore dopo la scossa. C’è stata gente che è rimasta bloccata in casa a causa delle crepe che si sono aperte lungo le pareti. Tuttora è possibile seguire le lesioni in un avanzare che taglia l’asfalto, raggiunge gli edifici tagliandoli a metà e prosegue oltre. Per cui proviamo tutti disagio, incertezza e ansia. In questo momento – per mons. Raspanti – l’emergenza non è solo né tanto il cibo, il vestito o l’alloggio, perché a queste prime necessità ha risposto lo Stato e, in parte, anche la Caritas: quella di Catania in prima persona, quella di Acireale tramite l’operato diretto di Agesci e Misericordie. Ma la casa è una esigenza primaria”.

 

Gli stessi sentimenti sono condivisi dai parroci, “anche loro rimasti sgomenti da quanto è accaduto”. Mons. Raspanti evidenzia che “insieme alle abitazioni, sono rimaste ferite chiese, canoniche e oratori. In alcune strutture i danni sono stati subito evidenti perché seri e strutturali. Richiederanno interventi lunghi e costosi.

In altre ci sono lesioni, ma occorre aspettare i sopralluoghi. Una squadra è al lavoro di continuo, insieme con la Soprintendenza, perché si tratta spesso di beni culturali ed artistici. Dove sono semplici distacchi di soffitti gessati o di stucchi, saranno riaperte al più presto. Ma gente – dice il vescovo – ci chiede di avere un posto in cui pregare”.

Il presule cita casi simbolo: “Ad Aci Platani pare che la Chiesa tenda a scivolare: il processo era già in corso, ma adesso ha subito

un’accentuazione. A Santa Maria la Stella, parrocchia di 6.000 abitanti, che già aveva una chiesa piccolissima costruita quando era solo un borgo, oggi non è neanche quella. Probabilmente faremo una grande tenda che ospiterà il culto. Per quanto? Per qualche mese? Per qualche anno? Ad Aci Catena tutte le parrocchie sono chiuse: un comune di 30.000 abitanti ha ormai una sola parrocchia che funziona. A Santa Venerina, solo due stanno riaprendo. Stiamo cercando di assicurare la celebrazione in posti alternativi”.

Così a Pennisi e Findaca, dove don Mirco Barillari, per le festività, ha celebrato messa all’interno di un plesso scolastico. Il campanile della sua chiesa è crollato, distruggendo anche la canonica e lasciandolo illeso solo perché il muro al quale era appoggiato il suo letto ha retto al colpo. “Dormo nella casa del clero, ad un quarto d’ora di distanza da Pennisi, ma – dice il sacerdote – praticamente vivo ospite delle famiglie della frazione. Loro hanno bisogno di una parola di conforto, di una presenza, ed io ho bisogno di loro: non voglio stargli lontano. Mi fermo nelle loro case, li ascolto e cerco di dare loro consolazione, come cerco di darla a me stesso. Anche io sono terremotato. Nei prossimi giorni – conclude – saremo anche in uno degli hotel che ospitano la maggior parte dei nostri concittadini. Condivideremo la cena e anche il Signore: chi vorrà, infatti, potrà celebrare messa con noi all’interno dello stesso albergo”.

 

 

 

Redazione da A. di I.

 

 

Redazione1
di Redazione1 Gennaio 11, 2019 19:21

Messina Religiosa su FaceBook

RSS Sir

  • Papa Francesco: Regina Caeli, “grazie ai veronesi, sono stati bravi”. Ai fedeli di Timor-Lest, “vi andrò a trovare presto” 19 Maggio 2024
    “Esprimo la mia gratitudine per l’accoglienza e l’affetto dei veronesi ieri. Sono stati bravi i veronesi! Grazie”. Così il Papa si è riferito, al termine del Regina Caeli di oggi, al suo viaggio pastorale di ieri. Il Santo Padre ha poi rivolto il suo ringraziamento “in modo particolare al carcere di Verona: penso alle detenute […]
  • Papa Francesco: Regina Caeli, “compiere gesti di dialogo che conducano fine alle guerre”, “aprire porte di pace” 19 Maggio 2024
    “Preghiamo lo Spirito Santo, perché crei armonia nei cuori , armonia nelle famiglie, armonia nella società, armonia nel mondo intero”. Lo ha detto il Papa, al termine del Regina Caeli di oggi in piazza San Pietro. “Che lo Spirito faccia crescere la comunione e la fraternità tra i cristiani delle diverse confessioni”, ha proseguito Francesco: […]
  • Papa Francesco: Regina Caeli, “ascoltare la Parola di Dio fa tacere le chiacchiere” 19 Maggio 2024
    “Ascoltare la Parola di Dio fa tacere le chiacchiere”. Ne è convinto il Papa, che prima della recita del Regina Caeli di oggi, festa di Pentecoste, ha spiegato come è proprio l’ascolto della Parola anche grazie ad un “Vangelo tascabile” da portare sempre con noi, è il mondo per “fare spazio in noi alla voce […]
  • Papa Francesco: messa di Pentecoste, “tutti noi abbiamo tanto bisogno di speranza” 19 Maggio 2024
    “Tutti noi abbiamo tanto bisogno di speranza, che non è ottimismo, è un’altra cosa”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della Messa di Pentecoste presieduta nella basilica di San Pietro. “La speranza si raffigura come un’ancora, e noi con una corda”, ha aggiunto a braccio. “Il nostro annuncio deve essere gentile, per accogliere tutti, tutti, […]
  • Papa Francesco: messa di Pentecoste, “continuiamo a parlare di pace a chi vuole la guerra” 19 Maggio 2024
    “Dal cenacolo di questa Basilica, come gli apostoli, siamo inviati ad annunciare il Vangelo a tutti, andando sempre oltre, non solo in senso geografico, ma anche al di là delle barriere etniche e religiose, per una missione veramente universale”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della Messa di Pentecoste, presieduta nella basilica di San Pietro. […]
  • Papa Francesco: messa di Pentecoste, “impurità, idolatrie, discordie, invidie rendono il nostro cuore arido” 19 Maggio 2024
    Senza la forza dello Spirito Santo, “noi, da soli, non riusciremmo mai a sconfiggere il male, né a vincere i desideri della carne”. Ne è convinto il Papa, che nell’omelia della Messa di Pentecoste, presieduta nella basilica di San Pietro, ha messo in guardia – sulla scorta di San Paolo – da “impurità, idolatria, discordie, […]
  • La comunità Nuovi Orizzonti compie 30 anni 19 Maggio 2024
    La comunità Nuovi Orizzonti fondata da Chiara Amirante compie 30 anni. Per celebrare questa importante ricorrenza è in programma, tra ieri e oggi, un fine settimana dal titolo “Convertiti alla Gioia!” di festa e spiritualità presso il Palazzetto dello sport di Veroli (Fr). Il fine settimana in cui ricorre la solennità di Pentecoste sarà quindi […]
  • Dove c’è indifferenza non c’è cultura della Pentecoste 19 Maggio 2024
    Vieni, Spirito Santo! Così lo invochiamo, solennemente, in questo giorno di festa, “festa di tutte le feste” (san Paolo VI). Ma Lui, in verità, non se n’è mai andato! Il Suo “venire” è in realtà il nostro “tornare”. Eppure, “di ogni venuta a vuoto dello Spirito Santo un giorno dovremo rendere conto” (beata Elena Guerra), […]
  • Pentecoste: circolazione di vita 18 Maggio 2024
    Come mai la Pentecoste si celebra in rosso? La risposta è meno scontata di quanto si possa pensare. Di per sé tutte le liturgie riguardanti le Persone divine avrebbero come colore proprio il bianco: colore della luce originaria, della limpida trasparenza della trascendenza, della regalità, e quindi del sopra, del prima e dell’oltre. Sono bianche […]
  • Scuole materne paritarie. Fism: “Rilanciare un’educazione aperta e inclusiva, che aiuti a guardare il mondo con speranza” 18 Maggio 2024
    L’esortazione a “ravvivare l’impegno per e con le giovani generazioni, rinnovando la passione per un’educazione più aperta e inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione”, e l’incoraggiamento “ad essere sempre testimoni dei valori umani e cristiani all’interno della famiglia, della scuola e della società”. Si è aperto stamani a Roma con questo […]

Commenti recenti

     

    • 130:
    • 410:
    Maggio 2024
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  

    Login