Patti: una cittadina che ebbe un ruolo importante nella storia religiosa e nella cultura siciliana, la cui identità merita di essere ridestata

Redazione1
di Redazione1 Gennaio 5, 2018 18:43

Patti: una cittadina che ebbe un ruolo importante nella storia religiosa e nella cultura siciliana, la cui identità merita di essere ridestata

Non sappiamo quanti siano i pattesi ben coscienti di appartenere ad una comunità di antico retaggio, ricca di un patrimonio storico culturale di notevole rilievo. Non sembra però che siano molti, dal momento che nella realtà attuale non si notano tanti segni di questa consapevolezza. Quando l’appartenenza ad una comunità, da cui la relativa identità collettiva proviene, si fa riflessa, cioè cosciente, in modo convinto e orgoglioso, gli effetti della sua concretezza operativa non possono non apparire evidenti. Ora, nell’intento di concorrere a promuovere il risveglio di identità culturali cui ci sentiamo affini – com’è nelle finalità di Messina Religiosa – intendiamo fornire un contributo utile a ridestare la vera identità dell’”Anima pattese”, con i suoi valori storici, tradizionali e religiosi, mediante l’intervento storico linguistico della nostra esperta professoressa.

La cittadina di Patti, comune di Messina, situata in una zona collinare, si affaccia sull’omonimo golfo del Mar Tirreno. La sua posizione geografica e la sua storia ne fanno uno dei centri più importanti della provincia di Messina,  nel territorio del Valdemone, uno dei tre valli (insieme al Val di Noto e al Val di Mazara),  in cui fu suddivisa la Sicilia , dalla dominazione araba fino  al periodo borbonico. È inoltre sede vescovile della diocesi di questo e di vari altri comuni dell’area nebroidea  (ben 41, da Oliveri a Tusa ).  La diocesi di Patti è retta dal Vescovo Guglielmo Giombanco, nominato il 1° febbraio 2017 .

Luciano Catalioto, ricercatore all’Università di Messina, nel suo volume, Il vescovato di Lipari – Patti in età normanna (1088-1194), Messina 2007, ha ricostruito, sulla base di una ricchissima documentazione, la storia di Patti come centro vescovile, nel periodo normanno, dimostrando il notevole impatto che il centro ebbe nella storia politica e socio-economica dell’Isola.

Tra i vescovi più antichi di Patti  ricordiamo: san Pietro Tommaso , XIV sec.; Arnaldo Albertin, Bartolomè  Sebastian  de Aroitia, Gilberto Isfar y Corillas,  nel XVI-XVII,  questi ultimi, tra i vescovi che attuarono le riforme del  concilio di Trento; Michelangelo Celesia (XIX); e, più recentemente, Ignazio Zambito, al posto del quale è venuto quest’anno il vescovo Giombanco.

Il nome di Patti non ha niente a che fare con l’’italiano “patto” ( dal latino paciscor “fare un accordo”). È invece  legato al  termine greco pacts, dal verbo pactόo “chiudere , serrare”, significato presente in molti toponimi siciliani, per indicare zone arroccate, chiuse, perché i cittadini fossero protetti dall’incursione dei nemici.

E Patti effettivamente rimase arroccata sino alla fine dell’Ottocento, sulla collina protetta dalle sue antiche mura, per poi espandersi gradualmente verso le vallata e oggi, fino alla Marina, detta appunto di Patti.

Un personaggio importante, nella storia di Patti, in periodo normanno, fu  Adelasia, figlia del Marchese Manfredo del Vasto il quale, in punto di morte, aveva affidato al fratello Anselmo figli e beni. Ma anche questo morì e tutti i beni finirono nelle mani avide di un altro erede della casata,  Bonifazio, Signore di Gravina. Adelasia e il fratello furono costretti ad emigrare, giovanissimi, in Sicilia. Enrico divenne marchese della Contea di Paternò e Adelasia (nata in Piemonte nel 1074) divenne Gran Contessa di Sicilia. Fu la terza moglie di Ruggero I d’ Altavilla, che fra l’altro fondò a Patti l’antico monastero del Santissimo Salvatore, e divenne madre di Ruggero II, il Normanno, il I re della Sicilia. Dopo la morte del marito nel  1101, Adelasia divenne reggente della Contea di

Tomba di Adelasia cattedrale di Patti

Sicilia.

Negli ultimi anni della propria vita si ritirò nella cittadina di Patti,  dove morì il 16 aprile del 1118 e dove fu sepolta. Le spoglie di Adelasia furono tumulate nella cattedrale di Patti, dove ancora oggi si trova la  sua tomba in stile rinascimentale.

Adelasia, quando venne in Sicilia, sbarcando proprio a Messina, si era portata dietro un seguito di piemontesi, che poi si insediarono in varie zone della Sicilia centro-orientale. La Sicilia, in passato, era una meta molto ambita per chi voleva migliorare o accrescere la propria posizione economica e sociale: per la fertilità del suolo, la ricchezza di acque, la possibilità di impossessarsi di varie proprietà.

Quella dei seguaci di Adelasia fu l’inizio dell’immigrazione, che si protrasse fino al XIII secolo, dei cosiddetti Lombardi (da Longobardo, con cui si indicavano genericamente i Settentrionali), che provenivano dal Nord Italia, in particolare dal Piemonte, e si insediarono in quei centri (Nicosia, Sperlinga, Piazza Armerina, Aidone, San Fratello, Novara di Sicilia), in cui si diffuse il caratteristico dialetto galloitalico, di cui tuttora è rimasta traccia.

La Patrona di Patti è Santa Febronia. Di lei non si sa molto, tranne che visse intorno al IV sec., sotto la persecuzione dell’imperatore Diocleziano . Subì delle vessazioni incredibili per la sua fede, di una ferocia fra le peggiori che i martiri cristiani subirono. Alla fine fu decapitata, pare il 25 giugno del 305, a Sibapoli ( Nisibi) attuale Nusaybin, in Turchia, vicino alla Siria.

Alcune reliquie della Santa sono custodite in un’urna d’argento conservata nella cattedrale di San Bartolomeo apostolo, che sorge accanto all’importante  palazzo vescovile e a un seminario. I cittadini ricollegano alla loro patrona,  Santa Febronia, l’aiuto che ricevettero durante le gravi sciagure come la peste del XVI secolo e, fra i tanti,  i terremoti del 1693,  quelli fra il 1780 e il 1786, e quello del 1908. Ogni anno, in genere il 5 luglio, la cittadina  onora la sua santa patrona con  festeggiamenti solenni.

Alle clarisse dell’antico monastero di Santa Chiara, oggi monastero della Sacra Famiglia, fondato a Patti nel 1407 sotto il vescovato di Filippo Ferrerio, risale la ricetta dei dolci tipici di Patti, fra cui i pasticciotti di carne che, dalle fanciulle che frequentavano il convento, furono poi tramandate di generazione in generazione fino ai giorni nostri:  fatti con un impasto  di mandorle e riempite di carne di vitello. mentre i cardinali sono biscotti a base di mandorla ricoperti da una glassa bianca, con decorazioni di zucchero cristallino rosso. Buonissimi!

 

 

Lucia Abbate

Redazione1
di Redazione1 Gennaio 5, 2018 18:43

Messina Religiosa su FaceBook

RSS Sir

  • Viviamo e respiriamo nella maternalità 12 Maggio 2024
    L’irruzione dell’Altissimo nella storia dell’umanità – pur sempre Sua creazione ma l’umanità l’aveva ben scordato – suscitò stupore e meraviglia. Irrompendo consegnò il Suo Nome, la Sua identità, Se Stesso: El Rahum. Il Dio che ha gli uteri, Colui che genera. Ci custodisce nel Suo utero e ci genera con il nostro volto nella storia, […]
  • Alluvioni in Emilia Romagna: Tv2000, domenica 19 maggio in onda il documentario “Un’onda di bene” 11 Maggio 2024
    Nel mese di maggio 2023 un’alluvione ha colpito duramente l’Emilia Romagna, dove per due volte, a distanza di quindici giorni, i fiumi sono esondati. Acqua e fango hanno invaso case, cantine, negozi, capannoni e devastato campi. Quindici morti, oltre 15mila sfollati, danni per miliardi di euro. Nel dramma però è sgorgata una ondata di solidarietà, […]
  • Papa Francesco: a Wmhf, “il futuro dell’umanità è nelle due punte, nei bambini e negli anziani” 11 Maggio 2024
    “Uno pensa che il futuro dell’umanità sia nelle persone adulte che possono fare questo, quello, quell’altro… Invece non è così. Il futuro dell’umanità è nelle due punte: è nei bambini e negli anziani”. Lo ha detto stasera Papa Francesco, al Tavolo sui bambini, nell’ambito del II World Meeting on Human Fraternity (Wmhf), a cui è […]
  • Papa Francesco: ai bambini, “nella guerra ci sono bambini che hanno paura delle bombe” 11 Maggio 2024
    “Cos’è la felicità? Dove si compra? Come si fa?”. Sono alcune domande rivolte ai bambini dal Papa, che è intervenuto oggi pomeriggio nell’Aula Nuova del Sinodo partecipando ad uno dei 12 Tavoli predisposti dalla Fondazione Fratelli tutti per il World Meeting on Human Fraternity. “Per me la la felicità nel mondo è essere tutti uniti […]
  • Papa Francesco: oggi pomeriggio partecipa al “tavolo dei bambini” 11 Maggio 2024
    Papa Francesco prenderà parte, oggi pomeriggio alle 16, nell’Aula nuova del Sinodo, al tavolo “Bambini: Generazione Futuro”, dedicato ai più piccoli nell’ambito del secondo World Meeting on Human Fraternity, l’incontro per la fratellanza umana in corso a Roma e in Vaticano per iniziativa della Fondazione Fratelli tutti. “La partecipazione odierna del Santo Padre al tavolo […]
  • Papa Francesco: ai cresimandi di Genova, “i nonni sono persone sagge e buone” 11 Maggio 2024
    Il pellegrinaggio a Roma per oltre 1.000 ragazzi dell’arcidiocesi di Genova è una straordinaria esperienza di fede. Tra i momenti più attesi, l’abbraccio questa mattina con il Papa nel piazzale di Santa Marta in Vaticano. “Siete stanchi del viaggio? Quante ore di bus? Avete fatto chiasso?”. Dopo queste prime domande di Francesco – come riporta […]
  • Giubileo 2025: Rai Vaticano, domani sera puntata del settimanale dedicata alla bolla “Spes non confundit” 11 Maggio 2024
    Sarà dedicata alla Bolla “Spes non confundit” l’undicesima puntata del settimanale di Rai Vaticano “Giubileo 2025 Pellegrini di Speranza” in onda su Rai1 domenica 12 maggio dopo lo Speciale Tg1 (alle ore 00.45), su RaiPlay e Rai Italia. Nella puntata, condotta da Stefano Ziantoni, sarà ospite in studio mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per […]
  • Papa Francesco: “la guerra è un inganno, come l’idea di una sicurezza internazionale basata sul deterrente della paura” 11 Maggio 2024
    “La guerra è un inganno, la guerra sempre è una sconfitta. Così come l’idea di una sicurezza internazionale basata sul deterrente della paura è un altro inganno”. A ribadirlo è stato il Papa, al termine del suo discorso rivolto ai partecipanti al Meeting mondiale sulla fraternità umana organizzato dalla Fondazione Fratelli tutti, ricevuti oggi in […]
  • Papa Francesco: “non abbiamo ancora imparato a vivere insieme come fratelli” 11 Maggio 2024
    “Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli”. Ricevendo in udienza i partecipanti al Meeting mondiale sulla fraternità umana organizzato dalla Fondazione Fratelli tutti, il Papa ha citato il discorso pronunciato da Martin Luther King in occasione del […]
  • Sanità. Professionisti e Chiesa insieme per equo accesso alle cure, superamento divari regionali, mantenimento carattere nazionale del Ssn 11 Maggio 2024
    “La povertà sanitaria non è accettabile se è frutto di una disattenzione che provoca discriminazione e disuguaglianza”. Ha esordito così, ieri pomeriggio, mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, intervenendo in videocollegamento in apertura del convegno sulle povertà sanitarie promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute con le Federazioni e […]

Commenti recenti

     

    • 39:
    • 263:
    Maggio 2024
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  

    Login