Maternità surrogata, Bordignon: “pratica eticamente inammissibile”. “Atto commerciale non altruistico”

Redazione1
di Redazione1 Aprile 6, 2024 00:03

Maternità surrogata, Bordignon: “pratica eticamente inammissibile”. “Atto commerciale non altruistico”

Il presidente del Forum delle associazioni familiari, Adriano Bordignon, intervenuto alla Conferenza internazionale per l’abolizione universale della maternità surrogata che si tiene oggi e domani a Roma,  presso l’Università Lumsa, ha precisato che tale “Conferenza rappresenta una preziosa occasione di confronto tra esperti dei cinque continenti ed esponenti di spicco delle Nazioni unite, con estrazioni culturali, religiose e politiche differenti. Una due giorni di dibattito per sensibilizzare l’opinione pubblica e chi ha responsabilità di governo sugli effetti nocivi della surrogazione di maternità e insieme descrivere gli strumenti giuridici a disposizione degli Stati per scoraggiarne il ricorso”. (Sir)

E’ impossibile, ha sottolineato, “accogliere una qualsivoglia dimensione etica della maternità surrogata in quanto consiste in un processo di contrattualizzazione, di globalizzazione della riproduzione e di segmentazione della procreazione: il bambino diventa un oggetto che può essere scomposto nelle sue parti in qualunque luogo del pianeta e poi assemblato nel corpo di una donna. In questo dinamismo sia la spedizione degli embrioni in giro per il mondo che l’uso dell’utero della donna, sono già da soli elementi eticamente inammissibili”.

Ma la maternità surrogata, inoltre, “pecca pesantemente di una visione esclusivamente adultocentrica: i desideri e le aspirazioni dei cosiddetti genitori intenzionali vengono posti in primo piano ipotizzando che anche il bambino ne tragga beneficio. In realtà non esiste alcun diritto al figlio e tale pratica non tiene in alcun conto dei diritti lesi del figlio oggetto della transazione, anzi permette anche manipolazioni prenatali per rendere il ‘prodotto’ del concepimento rispondente al desiderio dei committenti. Bambini di serie B che perdono ogni diritto prima ancora di nascere”. E ancora, ha proseguito Bordignon, “il nascituro viene privato anche della relazione fondativa con i propri genitori biologici”. Né è accettabile il modello “altruistico o oblativo” in quanto “la relazione ontologica tra madre e figlio ha una valenza incommensurabile per i soggetti coinvolti, che non può essere considerata come un prodotto di scambio”.

Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, intervenuta alla Conferenza, ha spiegato che La maternità surrogata è “una forma contrattuale di maternità, un vero e proprio sistema commerciale che crea un nuovo paradigma: il contratto sostituisce la relazione”. Si tratta, ha precisato, di “un contratto tra committenti e madre surrogata che include anche la cosiddetta donatrice di gameti, che deve essere sempre diversa dalla gestante, l’eventuale partner, la biobanca che fornirà gli ovociti, lo studio legale che seguirà le pratiche e l’agenzia che organizza il tutto. Un vero e proprio sistema commerciale che implica procedure complesse e notevoli costi. Per questo quando si parla di surroga altruistica dev’essere chiaro che altruistica non lo è affatto perché è impensabile che un sistema così complesso possa funzionare senza compenso; la cosiddetta Gpa altruistica non esiste, è una contraddizione in termini.

Oggetto del contratto è la cessione del bambino, ha proseguito Roccella. Cessione dietro pagamento tramite un contratto dettagliato e con clausole molto stringenti, stipulato prima del concepimento perché se lo fosse prima sarebbe considerato reato di tratta di persone”. “Se stipulato dopo il concepimento è reato, se prima, in alcuni Paesi non lo è”, il paradosso evidenziato dal ministro. “Il fatto che la pratica sia accettata in diversi paesi – ha osservato – contribuisce a cambiare la cultura e l’idea di genitorialità e maternità legandole alle leggi di mercato”.

Dopo aver ricordato che in Italia “la legge 40 dichiara implicitamente la maternità surrogata reato, a la sanziona”, la Roccella ha richiamato il “progetto di legge approvato alla Camera e in attesa di approvazione al Senato, che prevede di sanzionare la maternità surrogata effettuata da un cittadino italiano all’estero”. “La nostra costituzione – ha concluso – contrasta questo fenomeno senza margini di ambiguità; la Consulta ha dichiarato che la surrogazione di maternità offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane”.

Vincenzo Bassi, presidente Federazione associazioni familiari cattoliche in Europa (Fafce), intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione dell’International Conference for the Universal Abolition of Surrogacy, ha ribadito che l’illeceità della pratica della gestazione per altri (Gpa),è una nuova forma di schiavitù che deve essere proibita a livello universale.

Il nostro obiettivo, ha aggiunto, è “l’adozione di un trattato internazionale per l’abolizione universale della maternità surrogata”. La location prescelta è Roma “proprio perché l’Italia è l’unico Paese al mondo che ha approvato (per ora solo alla Camera) la legge contro la maternità surrogata.

La legge, per ora approvata in Italia alla Camera, che istituisce il “reato universale” di maternità surrogata, “è un esempio del non consenso su questa pratica e può essere un buon esempio da esportare all’estero per creare un non consenso universale.

 

 

 

 

 

Redazione da Ag. di inf. 

 

 

 

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