Messina – Montevergine. Si rinnova l’omaggio celebrativo a S. Eustochia per il suo 538° “Dies Natalis”

Redazione1
di Redazione1 Gennaio 17, 2023 23:22

Messina –  Montevergine. Si rinnova l’omaggio celebrativo a S. Eustochia per il suo 538° “Dies Natalis”

Nella chiesa di S. Eustochia di Via XXIV Maggio, è in corso il Triduo in preparazione della Commemorazione del 538° anniversario del “Dies Natalis” di Santa Eustochia Smeralda, la cui Solennità liturgica sarà celebrata venerdì 20 gennaio 2023.  A partire da oggi la liturgia del Triduo prevede questo svolgimento: ogni pomeriggio, a partire dalle ore 17,30, saranno recitate le preghiere rivolte alla Santa, cui seguirà, alle 18,30, la celebrazione eucaristica. Nei giorni del Triduo il vespro viene celebrato alle ore 17,00.

Nella giornata di venerdì 20 gennaio, centralità delle Solennità liturgica di Santa Eustochia, le funzioni religiose vengono svolte secondo il seguente programma:

Ore 7,30 Celebrazione eucaristica presieduta da don Nunzio Conte  

Ore 9,30 Celebrazione eucaristica presieduta da p. Tonino Bono O.F.M.

Ore 11,00 Celebrazione eucaristica presieduta da mons. Pietro Aliquò

Ore 18,00 Celebrazione eucaristica e offerta dell’olio da parte del Sindaco della Città, presiedute dal Vescovo Ausiliare mons. Cesare Di Pietro.

Con la celebrazione di questa importante Festività, le Clarisse di Montevergine intendono mettere in luce la spiritualità dell’umile clarissa, “innamorata del Crocifisso” e storica riformatrice dei monasteri dell’Ordine clariano, per aver ripristinato la prima Regola di S. Chiara che nei secoli precedenti aveva perso parecchio del suo originario rigore. Luminosità eustochiana che da più di 5 secoli si irradia sulla città, e non solo, per il bene di tantissime anime, propiziatrice di grazie e ispiratrice di religiosità e vocazioni, culminata con la proclamazione della santità dell’umile clarissa, canonizzata l’11 giugno 1988 a Messina da Papa Giovanni Paolo II.

La figura di questa grande Santa, una delle più importanti mistiche francescane del Novecento, con le clarisse sue seguaci che, in totale povertà e penitenza, pregano per la salvezza delle anime nel monastero di Montevergine, costituiscono un prezioso patrimonio di fede e intercessione, promotrice di tante grazie, che onora e arricchisce l’identità culturale e religiosa di Messina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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