“L’Orgoglio dei Calafato”: presentazione del nuovo libro di Lucia Abbate, martedì 10 dicembre

Redazione1
di Redazione1 Dicembre 2, 2019 19:04

“L’Orgoglio dei Calafato”: presentazione del nuovo libro di Lucia Abbate, martedì 10 dicembre

Ancora una pubblicazione della scrittrice Lucia Abbate: un romanzo, “L’Orgoglio dei Calafato”, (Ed. Pungitopo, pag. 238), che fa seguito alle numerose altre opere dell’autrice messinese, fra cui anche scritti di carattere scientifico, divulgativo, sulla dinamica della comunicazione e su altri interessanti argomenti. La presentazione dell’opera avverrà martedi 10 dicembre, alle ore 17,30, presso Mondadori Bookstore (Libreria Ciofalo), in Messina.

Questa volta la Abbate si cimenta nella scrittura di un libro che possiamo definire certamente innovativo e coraggioso, perchè, pur essendo incentrato nell’ambito della vicenda religiosa della grande santa messinese, Eustochia Smeralda Calafato, l’autrice, piuttosto che seguire una linea di carattere esclusivamente agiografico, si produce in una stimolante narrazione romanzata, fuori dagli schemi celebrativi classici, molto originale e affascinante.

Con questo libro, l’autrice, si addentra ad evidenziare i rapporti umani, non poco complicati, vissuti da figlia e sorella con la famiglia, e soprattutto a mettere in luce le vicissitudini accadute alla giovane Smeralda, che a causa della profonda fede religiosa che le fa decidere di diventare clarissa, inizierà ad affrontare “una storia tormentata, alla quale si intrecciano le vicende di altre giovani donne messinesi”. Tutte “vittime di prevaricazioni e abusi, anche all’interno delle famiglie, nel contesto di una Messina, in quegli anni, florida di risorse e di commerci, vivace, intraprendente, aperta all’arte e alla cultura”.

Una storia che l’autrice racconta in modo assai vivace, utilizzando in modo magistrale le sue capacità letterarie, linguistiche, di attenta e minuziosa ricercatrice delle particolarità storiche e dei costumi del tempo, che la fanno essere interprete assai realistica del modo di vivere, di comunicare e di agire della gente dell’epoca.

Nella lettura scorrevole e avvincente di questo libro, poi, colpisce felicemente una sorprendente sensibilità interiore della Abbate che trapela dalla sua esposizione: quella per cui, insieme alla rappresentazione vivace di patemi, sentimenti, speranze e tenacia della giovanissima Smeralda, affiora evidente una personale capacità di adesione ai contenuti religiosi che animano la vita della clarissa Eustochia. Per cui certe descrizioni, in tal senso più significative, vengono espresse in modo così aderente al misticismo eustochiano da farle avvertire sensibilmente toccanti e coinvolgenti.

 

Anastasio Majolino

 

Redazione1
di Redazione1 Dicembre 2, 2019 19:04

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