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Papa Francesco: “La maternita’ surrogata lede dignità della madre e del figlio, va abolita”. Esprime gioia la FAFCE
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Nel tradizionale discorso di inizio d’anno al Corpo diplomatico, Papa Francesco definisce “deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio, fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre”. Bisogna “Proibirla a livello universale”. “La via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio”. (Sir)
“Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto d i un contratto”, è il monito di Francesco, che auspica “un impegno della comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica”. “In ogni momento della sua esistenza, la vita umana dev’essere preservata e tutelata, mentre constato con rammarico, specialmente in Occidente, il persistente diffondersi di una cultura della morte, che, in nome di una finta pietà, scarta bambini, anziani e malati”, l’appello del Papa.
Il Pontefice condanna inoltre la teoria gender, classificandola come «pericolosissima perché annulla le differenze»; chiede il rispetto della vita in tutte le sue fasi”. “Rispettiamo le donne e le differenze di genere”.
“È con gioia che la Federazione delle Associazioni familiari cattoliche in Europa (Fafce) fa eco alle parole pronunciate nello stesso giorno da Papa Francesco, nel suo discorso al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, chiedendo il divieto universale di gestazione per altri”, la cosiddetta pratica della maternità surrogata.
“Il 5 e 6 aprile, a Roma, un convegno internazionale – specifica ora una nota Fafce – sarà dedicato alla Dichiarazione di Casablanca, che mira a offrire a tutti gli Stati uno strumento giuridico che vieti la pratica della maternità surrogata”. Vincenzo Bassi, presidente della Fafce, firmatario della suddetta Dichiarazione, afferma: “Da diversi anni le associazioni familiari cattoliche in Europa sono in prima linea per tutelare i bambini e le donne contro ogni tentativo di legittimare questa pratica e continueremo a lavorare con le tante persone e organizzazioni, diverse e varie, che sostengono la dichiarazione di Casablanca. Grazie anche all’invito di Papa Francesco, è giunto il momento di avviare una concreta riflessione internazionale a livello statale”.
Redazione da Ag. di inf.