MESSINA – la città accoglie il nuovo Arcivescovo che inizia il suo Ministero pastorale, nel segno della missione del servire in nome di Cristo
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Mons. Accolla ribadisce con forza che la missione di chi è chiamato a servire nel nome di Cristo, è una vocazione di fedeltà all’unisono, personale e di tutta la Comunità ecclesiale e presbiteriale.
Si è insediato a Messina il nuovo Arcivescovo mons. Giovanni Accolla. Oggi pomeriggio, accolto dalla Chiesa messinese, dalle Autorità cittadine e da una grande moltitudine di messinesi festanti, il nuovo Presule ha preso ufficialmente possesso dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela, per iniziare il suo Ministero pastorale. La cerimonia di ingresso, che ha segnato i vari momenti di incontro con le Autorità e la Chiesa messinesi, ha avuto inizio nella Piazza Unità Europea, dove ha avuto luogo la cerimonia di accoglienza con il saluto che il Sindaco ha rivolto a nome della città al nuovo Presule.
Il passaggio successivo si è svolto nella cappella Santa Maria all’Arcivescovado, da dove poi si è mossa la Processione di ingresso che si è snodata tra due ali di folla esultanti fino alla Basilica Cattedrale. La cerimonia di insediamento del nuovo Presule ha avuto il suo momento culminante con la solenne Celebrazione Eucaristica, cui hanno preso parte come concelebranti, l’amministratore Apostolico mons. Benigno Luigi Papa e l’Arcivescovo emerito mons. Vittorio Luigi Mondello.
La solennità del rito liturgico, che si è svolto in un’atmosfera di intensa e sentita compartecipazione da parte di uno straripante concorso di pubblico, ha fatto avvertire palpabili i sentimenti di commozione, gioia e gratitudine dei messinesi, per un avvenimento tanto atteso e desiderato, reso ancor più gradito e importante dopo il prolungato periodo di “sede episcopale vacante”.
Nel suo messaggio di apertura, pronunciato durante la liturgia Eucaristica, mons. Accolla agganciandosi all’umiltà con cui Gesù si sottopone al Battesimo, atteggiandosi a “Servo obbediente” – un motivo centrale cui egli si ispira con il suo “motto” episcopale, “In caritate et veritate servire” – ha esposto con semplicità, chiarezza, ed essenzialità evangelica, il principio fondamentale per cui chi si fa servo nel nome di Cristo non è persona schiaccita e debole, bensì forte, costante, decisa, ostinata, che non si abbatte mai, e che infonde amore fraterno e speranza. Questi i punti cardine della sua prolusione, che sono un invito pressante perchè Pastore, Comunità ecclesiale e presbiteriale siano un tutt’uno nel realizzare una comune fedeltà nella cooperazione reciproca. Diversamente, il fallimento non potrebbe che esserne la conseguenza. E in questo operare insieme per il bene comune, amandosi fraternamente gli uni gli altri, mons. Accolla indica tra le sue priorità la particolare attenzione caritatevole verso gli ultimi, i sofferenti e le periferie più lontane dell’Arcidiocesi.
A.M.