La libertà va protetta dalle oscurità interiori, solo la Verità evangelica può illuminarla

Redazione1
di Redazione1 Aprile 26, 2023 00:31

La libertà va protetta dalle oscurità interiori, solo la Verità evangelica può illuminarla

Come avviene ogni anno con stucchevole e sofferta ripetizione, nel giorno in cui si celebra la fine di una guerra atroce insieme alla liberazione dal dominio nazista e dalla dittatura fascista nel nostro Paese, invece di sentirci tutti felici e uniti nel festeggiare la memorabile riconquista del bene prezioso della libertà, si riattivano invece assurde e faziose polemiche. Questa pervicace e ricorrente conflittualità sociale che impedisce di vivere gioiosamente e fraternamente una storica giornata di festa nazionale, che dovrebbe unire e non dividere gli italiani, non può non far pensare ad una colpevole carenza attuativa dei nostri valori cristiani, nel vivere con responsabilità la propria libertà interiore senza oscure faziosità, e in spirito di verità evangelica.

Un coraggioso sacerdote che aveva partecipato alla resistenza per riconquistare il bene della libertà perduta, ha dichiarato che la libertà non ha colore ma è il dono più grande che Dio ha fatto all’uomo; per cui il valore dell’individuo sta nella libertà, e se c’è uno che rispetta questa libertà è proprio il Padreterno, mentre la società la rispetta secondo il suo interesse”.

Interessante, e utile a farci riflettere sull’argomento, è il commento ad un passo del Vangelo, assai attinente, della teologa Giuliva Di Berardino.

“Il Vangelo di qualche settimana fa (Gv 8, 31-42) affronta il tema della libertà del credente che non è data per scontata, ma che si ottiene per fede. Il Vangelo ci annuncia che la fede cristiana è legata alla vita di comunione con Cristo, all’ascolto amorevole e costante della Sua Parola, secondo le parole stesse di Gesù che abbiamo ascoltato: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.

La libertà di chi crede e segue Gesù è opera della verità che si può conoscere solo per mezzo dello Spirito Santo, Spirito di verità, giunto a noi nella testimonianza gioiosa del Vangelo. Chiunque accoglie la testimonianza del Vangelo è veramente libero, perché accoglie lo Spirito del Figlio di Dio e si lascia illuminare da questa verità che è luce, ed è per questo che libera l’essere umano dalle oscurità interiori, dai pensieri di tristezza e di morte, di depressione, perché lo Spirito del Figlio ci fa accogliere in pienezza l’amore del Padre e il Suo sguardo amorevole nei nostri riguardi.

Ecco allora da cosa dovremmo essere liberati profondamente, oggi, in una società, la nostra, in cui nessuno, grazie a Dio, è impedito di fare le scelte che vuole, senza apparenti condizionamenti, dato che tutti siamo abituati a dire la nostra opinione, a decidere secondo il nostro criterio personale. Dovremmo essere liberati proprio dalla confusione che tutte queste opinioni ci portano dentro, nel cuore. Siamo troppo provocati, in continuazione, a mettere il nostro io al centro di ogni decisione, di ogni questione, così tanto che non sappiamo più esercitare la libertà da noi stessi, dai nostri interessi, dai nostri punti di vista, dalle nostre compiacenze.

È così, oggi siamo veramente lontani dal capire davvero cosa significhi essere dei figli di Dio. Ecco allora che il Vangelo ci può aiutare a crescere in questa coscienza di fede: la verità, se è verità e non illusione, ci libera dalle falsità che ci costruiamo noi stessi quando reagiamo alla confusione difendendoci e quindi chiudendoci in una corazza che ci fabbrichiamo noi, magari con fatica, a nostra misura. Chiediamo al Signore che possiamo accogliere, in questo tempo così vicino alla Pasqua, la verità che ci libera, quella che ci toglie le illusioni che ci confondono e finalmente potremo vanificare le paure, riconoscere il peccato, ed entrare nella semplicità che libera il cuore per poter dare anche noi, ogni giorno, la nostra umile testimonianza di fede.

In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?». Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre.

Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro». Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato”.

 

 

Redazione da Ag. di inf.

 

 

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