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Clarisse di Sicilia. Messina, le claustrali raccontano la storia di Montevergine, la Federazione intitolata a S. Eustochia
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Ha più di 500 anni il Monastero di Montevergine, voluto nel 1464 da S. Eustochia Smeralda Calafato per farne un luogo di meditazione e di raccoglimento nel cuore della città dello Stretto.
Al nome della Santa Fondatrice del nostro monastero, la clarissa messinese che ha dato un forte impulso al movimento dell’Osservanza in Sicilia per un ritorno autentico alla Regola originaria di S. Chiara, si intitola la Federazione che comprende i sette monasteri della Sicilia. Organo di comunione fraterna voluto dalla Chiesa, che mette in comunicazione i monasteri aiutandoli a crescere in uno spirito fraterno e di aiuto reciproco.
La Federazione dei Monasteri delle Clarisse di Sicilia, eretta ed istituita dalla Sacra Congregazione dei Religiosi, è sorta ufficialmente il 19 novembre 1956. La nascente Federazione già il 9 gennaio 1955 nel primo Congresso tenuto a Messina, nel Monastero di Montevergine, inizia a muovere i primi passi con l’adesione di tutte le Abbadesse alle disposizioni di Pio XII, in offerta agli Ordini Claustrali nella “Sponsa Christi”.
Riguardo al monastero di Montevergine, va detto che la sua struttura presenta tracce delle varie fasi architettoniche, dalla fondazione alla sontuosa ristrutturazione operata nel Seicento, fino ad arrivare all’importante restauro reso necessario dal terribile sisma del 1908. Il complesso monastico, realizzato su vari livelli, si affaccia, con la sua austera mole e l’annessa chiesa, sulla Via 24 Maggio, a pochi passi dalla Cattedrale di Messina.
All’interno della chiesa si possono ammirare diverse opere d’arte. Alzando lo sguardo verso la parte superiore del presbiterio, dove si trova una grande loggia, è possibile osservare il Corpo incorrotto di S. Eustochia, posto nella sua caratteristica posizione eretta. Tramite un passaggio interno è possibile giungere innanzi alle venerate spoglie della Santa. Lungo questo percosso sono esposti antichi oggetti liturgici e reliquie. Nel sacello superiore è posto anche il corpo parzialmente incorrotto della Ven. Suor Jacopa Pollicino, fedele compagna di S. Eustochia.
All’interno del Monastero sono custoditi importanti documenti d’archivio, tra cui spicca un piccolo codice, che contiene la prima Regola di S. Chiara, la benedizione, il privilegio di povertà e il “Testamento” che costituisce la più antica copia ad oggi conosciuta. Si conserva anche un secondo codice, collocabile intorno al ‘400, con il testo in siciliano. La presenza di questi documenti testimonia come gli ideali di Francesco e Chiara d’Assisi siano stati accolti ben presto dalla comunità messinese e ricorda il ruolo di primaria importanza svolto dal Monastero e dalla sua Fondatrice nel processo di riforma francescana, finalizzato al ritorno al suo spirito più autentico.
Lavoro – Durante la giornata la nostra comunità è impegnata in diversi lavori sempre accompagnati da spirito orante. Grande impegno e applicazione richiede la preparazione di corredi liturgici quali camici, stole e amitti e palle realizzandoli anche in filo d’oro. Prepariamo questi manufatti con dedizione, allo scopo di arricchire la Liturgia alla quale teniamo molto come spose di Cristo. Creiamo anche piccoli oggetti artigianali come Rosari di svariati colori, dimensioni e materiali; cingoli; merletti e centrini. Questi nostri lavori manuali rallegrano la mente e il cuore, sapendo di poter aiutare così tanti nostri fratelli a crescere nell’orazione e nella devozione.
Accoglienza – Ampio spazio occupa la diffusione del culto della nostra Santa Eustochia Smeralda la quale attrae tanti pellegrini da ogni parte della Sicilia e dell’Italia; non di rado, con nostra sorpresa, anche dall’Estero. Questa splendida missione che portiamo avanti con grande dedizione e zelo, offre l’occasione per incontrare i fedeli che si affidano all’intercessione della “Santa” nelle circostanze più diverse. Tantissime donne si affidano a lei col desiderio della maternità, e tante mamme in attesa che implorano la sua protezione durante i mesi di gravidanza e il parto. Quante storie meravigliose accogliamo di famiglie grate a S. Eustochia per il dono dei figli. E’ sempre un’emozione vedere piccoli neonati venire alzati e offerti a lei, davanti al suo corpo presente nell’urna di vetro della cappellina a lei eretta.
Lungo i decenni, l’opera del nostro monastero, nell’ambito della Federazione che comprende le Clarisse di Sicilia, è cresciuto nella Santa Unità attraverso corsi formativi, incontri periodici, momenti di confronto, giornate di festa e aiuti fraterni, cercando di rispondere in modo sempre creativo alle sfide dei tempi.
In uno sguardo tra “ieri e oggi”, tantissimi sono i momenti di grazia vissuti insieme… particolarmente significativi la canonizzazione di S. Eustochia l’11 Giugno 1988 nel monastero Montevergine di Messina e quello del 10 Maggio 1993, in cui S. Giovanni Paolo II ha incontrato nuovamente le Clarisse di Sicilia, questa volta nel monastero S. Chiara di Caltanissetta, dove ha additato i monasteri come “oasi dello spirito e profezia del gaudio infinito del cielo”.
Orari della comunità del nostro monastero:
5,30 sveglia – 6,00 recita delle lodi in coro – 7,15 S. Messa – colazione –
11,15 preghiera della corona – 12,00 recita dell’ora sesta – pranzo – 13,30 silenzio – 15,00 recita dell’ora non – 17,30 recita dei vespri – 19,15 cena – 21,30 compieta.
Redazione da ss. di inf.