Minaccia il suicidio, una carabiniera la salva: “La tua vita è preziosa, non sprecarla”

Redazione1
di Redazione1 Agosto 28, 2022 00:22

Minaccia il suicidio, una carabiniera la salva: “La tua vita è preziosa, non sprecarla”

Nei momenti estremi in cui una persona è serrata nella morsa di un’esperienza affettivo emotiva tanto dolorosa da essere spinta ad un atto disperato, più che dalle parole o dall’aspetto di chi l’avvicina per aiutarla, è toccata dall’umanità e dalla sensibilità che le viene trasmessa con sincera vicinanza. E certamente, in queste drammatiche evenienze, non può non giovare molto anche l’apporto derivante dal valore aggiunto dell’innata delicatezza femminile, nel dissuadere dall’atto estremo del suicidio.

Un effetto positivo in un drammatico frangente è stato ottenuto da una carabiniera, la siciliana Sonia Cannistraci, 30 anni di Sant’Agata di Militello, che, oltre che ammirazione, suscita anche il nostro orgoglio di conterranei per essere riuscita a valorizzare, in modo davvero eccellente, il suo ruolo istituzionale, tanto da salvare la vita di una donna disperata in procinto di lanciarsi giù da un balcone.

Su quanto è avvenuto alcuni giorni fa, ad opera, felicemente compiuta, della carabiniera siciliana a San Giorgio a Cremano (Napoli), dove una donna di 49 anni ha minacciato di suicidarsi dopo essere stata aggredita dal compagno, ci riferisce con un report esauriente Silvia Lucchetti di Aleteia.

Una donna di 49 anni stava per compiere il tragico gesto dopo aver subito una terribile aggressione dal compagno quarantaseienne.  E’ martedì sera quando la donna è affacciata dal balcone al primo piano di una palazzina, urla e chiede aiuto mentre indica un uomo che sta fuggendo. Si tratta del compagno: l’ha aggredita e ha tentato di ucciderla soffocandola con un cuscino. La donna disperata e fuori di sé e vuole togliersi la vita buttandosi nel vuoto. Il livello di esasperazione e sofferenza ha raggiunto il limite.

L’uomo viene bloccato dai carabinieri della stazione di Portici e dagli agenti di Polizia intervenuti in supporto. Sonia Cannistraci, la carabiniera di 30 anni, da quattro anni nell’Arma, tenta di instaurare un contatto con la vittima affacciata al balcone e pronta a lanciarsi giù.

La signora racconta l’aggressione appena subita, mentre Sonia tenta di dissuaderla, di calmarla, di farla sentire al sicuro dicendole: La tua vita è preziosa. La vita è un bene troppo prezioso, non sprecarla per un uomo che ti sta umiliando”.

La donna aveva già subito violenze in passato ma non aveva mai avuto la forza di denunciare. Chissà cosa avrà provato ascoltando le parole della carabiniera, forse sarà sparito per un attimo un po’ del suo dolore. Magari di fronte ad una donna più giovane che con tanta cura la stava aiutando, avrà pensato: posso farcela, devo ricominciare, me lo merito, sono importante.

Per fortuna sono riuscita a instaurare un contatto, Ha raccontato la carabiniera: “Non voleva neppure rivolgermi lo sguardo, già aveva una gamba fuori dalla ringhiera ma per fortuna sono riuscita a instaurare un contatto, anche visivo, con lei”. Quando ho capito che tra di noi c’era empatia le ho detto che la vita è un bene troppo prezioso per sprecarla con un uomo che la stava solo umiliando. E’ stato allora che ho capito che aveva deciso di ascoltarmi e di desistere.

La cosa più difficile è stata mettersi in sintonia con lei e con la sua sofferenza, non mi guardava, era in preda all’ira e al panico. Per fortuna sono riuscita a farmi ascoltare e da quel momento in poi l’unico mio obiettivo è stato farle capire che non ne valeva la pena. E così riportarla al sicuro e strapparla al suicidio. Ora quella donna è viva e ci auguriamo possa superare i traumi subiti e vivere un’esistenza serena circondata da affetti autentici.

La carabiniera ha svolto solo il suo lavoro – commenteranno forse i più scettici – ma il lavoro porta frutto solo quando fatto con amore. Magari qualche volta Sonia Cannistraci, sopraffatta dalla stanchezza e dallo sconforto – come capita a tutti – si sarà chiesta se ne valesse la pena, se il suo servizio avesse davvero senso e valore. Da oggi avrà un ricordo importante al quale attingere nei momenti di crisi, perché ciò che ha fatto per quella donna poteva farlo solo lei. Ecco il senso profondo di quella divisa, perché come dice don Fabio Rosini in una sua catechesi indimenticabile: “Ci sono persone che solo tu puoi amare, ci sono cose che solamente tu potrai fare, parole che solamente tu potrai dire, sentimenti che solo tu potrai provare. In nome di Cristo sii te stesso (…) e opera sempre con amore.

 

 

 

Redazione da Ag. di inf.

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