Mese Mariano: Papa Francesco conclude la maratona di preghiera per la fine della pandemia

Redazione1
di Redazione1 Maggio 31, 2021 19:40

Mese Mariano: Papa Francesco conclude la maratona di preghiera per la fine della pandemia

Il mese di preghiera per invocare la fine della pandemia si è concluso oggi, 31 maggio, nei Giardini Vaticani, dove il Papa ha recitato il Rosario, preceduto da una processione solenne. Iniziativa nata per vivo desiderio di Papa Francesco che ha aperto ufficialmente il primo del mese la grande preghiera dal tema “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio”, con la recita del Rosario davanti all’icona della Madonna del Soccorso nella basilica di San Pietro. (Sir)

Ora, la maratona di preghiera che ha toccato i maggiori santuari mariani sparsi in tutto il mondo, promossa dal Pontificio Consiglio per promozione della nuova evangelizzazione, si è conclusa nei Giardini Vaticani.

Papa Francesco ha scelto di chiudere questo percorso pregando davanti all’icona della “Vergine Maria che scioglie i nodi”, solitamente

Icona di Maria che scioglie i nodi

custodita ad Augusta, in Germania. E’ stato proprio il vescovo di Augusta, Bertram Johannes Meier, a portare una copia di questo dipinto, in cui la Vergine nell’immagine è impegnata a sciogliere appunto i nodi di un nastro bianco tenuto alle due estremità da due angeli.

Il Papa ha affidato alla Vergine cinque intenzioni, cinque “nodi” da sciogliere legati alla stretta attualità e all’emergenza sanitaria che sta vivendo il mondo, che sono legati ai Misteri gaudiosi meditati. Un affidamento all’intercessione della Vergine, che al termine del rito il Pontefice ha “incoronato”, segno di fiducia, dedizione e affidamento alla “Madonna che scioglie i nodi”.

Il primo nodo da sciogliere è quello della relazionalità ferita, della solitudine e dell’indifferenza, divenute più profonde al tempo del Covid. Nella seconda decina del Rosario si è preghato per chi è disoccupato, con una particolare attenzione a giovani, donne, padri di famiglia e anche a chi sta cercando di difendere i propri dipendenti.

Il terzo nodo è rappresentato dal dramma della violenza, in particolare quella scaturita in famiglia, in casa tra le mura domestiche, verso le donne oppure sfociata nelle tensioni sociali generate dall’incertezza della crisi conseguenza della pandemia.

Il quarto nodo ha riguardato riguarderà il progresso umano che la ricerca scientifica è chiamata a sostenere, mettendo in comune le scoperte perché possano essere accessibili a tutti, soprattutto ai più deboli e poveri, con un pensiero ai vaccini per fermare la pandemia che in molti Paesi poveri non sono patrimonio per tutti.

Il quinto nodo da sciogliere, ricordato nella quinta decina del Rosario, è quello della pastorale: le Chiese locali, le parrocchie, gli oratori, i centri pastorali e di evangelizzazione duramente provati dalla pandemia che in molti casi ha bloccato l’intera loro attività possano adesso ritrovare entusiasmo e nuovo slancio in tutta la vita pastorale e i giovani possano sposarsi e costruire una famiglia e un futuro.

 

 

 

Redazione da Ag. di i.

 

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